Saldi: a Lecco nessuna festa, vendite in calo fino al 10%

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LECCO – Infrante le speranze dei commercianti lecchesi che per il periodo dei saldi avevano auspicato una ripresa delle vendite: a poco più di due settimane dall’apertura dei ribassi, i negozi del centro hanno registrato un calo compreso tra il 6 e 10%.

E’ il presidente del distretto di Lecco della Confcommercio, Alberto Negrini, a denunciare la situazione vissuta sulla pelle dei propri associati e a spiegarne i motivazioni:

“Il settori che fanno saldo, l’abbigliamento in modo principale così come la calzatura e la pelletteria, stanno pagando le conseguenze del dicembre in promozione. Questa tendenza, da noi già contestata preventivamene nelle scorse settimane, è stata confermata in quei luoghi dove la vendita promozionale è stata usata come scusa per fare vere e proprie liquidazioni”.
Il caso era emerso in piene festività natalizie ed era stato lo stesso Negrini a sottolineare l’atteggiamento messo in atto da alcuni colleghi del centro. (vedi articolo)

“I commercianti si erano lamentati a tempo debito ed ora stanno pagando un ulteriore conto – prosegue Negrini – perché se in una stagione di sei mesi si apre alle promozioni definitive già dal terzo-quarto mese, viene da chiedersi come concluderla”.

Il dato lecchese si dimostra più critico rispetto a quello nazionale, dove invece si è registrata un calo medio del 6% anche se, come spiegato da Negrini, la statistica varia molto da città a città_

“Un dato che accomuna tutte le province, però – prosegue – il calo del 20% del prodotto medio: se prima si facevano acquisti per 120 euro, ora siamo sui 100/95 euro; una tendenza del consumatore di una riduzione dell’entità del prezzo, ricercando sconti o adottandosi a prodotti di qualità minore.