Si spegne l’ultimo forno alle Brambilla. Si spera nella vendita

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Trafilerie Brambilla (3)CALOLZIO – Oggi si spegnerà l’ultimo dei quattro  forni alle Trafilerie Brambilla: nessuna continuità aziendale, né commesse, né lavoro e con il fallimento dichiarato dal giudice l’azienda calolziese chiude i battenti.

Mercoledì i sindacati hanno incontrato il curatore fallimentare nominato dal Tribunale, Luigi Bolis, dal quale hanno appreso la mancanza dei requisiti da parte dell’azienda calolziese di poter ottenere il concordato ed evitare il fallimento.

“Adesso si apre un percorso tutto in salita per i lavoratori. In primo luogo ci aspettiamo che la società Turca prosegua nel suo interessamento – spiega Azzaro della Uilm – questo parte dal manifestare ufficialmente l’interessamento. Questa condizione e’ essenziale per potere richiedere con tutti i crismi la Cassa integrazione straordinaria; la Legge Fornero pone quale condizione per approvare uno o più anni di CIGS, la continuità aziendale”.

Questo secondo il sindacato consentirebbe al commissario l’apertura del bando per l’acquisizione.

“Se poi vi sono altre proposte, che vengano e in fretta. In ballo ci sono posti di lavoro è una azienda che non può restare ferma a lungo. A riguardo al percorso degli ammortizzatori sociali e più specificamente alla CIGS se prendiamo in esame l’iter prima regionale e poi del Ministero del Lavoro, arriviamo a tempi biblici per i lavoratori, i quali molti non possono attendere. Pertanto non escludo che ci siano richieste di collocazione in mobilità volontaria. I lavoratori sanno bene che questo è l’ultimo anno per avere 3 anni di ammortizzatori sociali con 50 anni di età e, purtroppo è ancora grande l’amarezza per una vertenza che poteva prendere una piega diversa”.