Maggi Group, incontro al Ministero. Accordo per la cassa integrazione

Tempo di lettura: 2 minuti

Concessa la cassa integrazione straordinaria per i lavoratori della Maggi Catene

Un anno di sostegno economico per i dipendenti

OLGINATE – Si va verso la cassa integrazione straordinaria per gli ex dipendenti della Maggi Group di Olginate. Martedì mattina, negli uffici del ministero del Lavoro a Roma, i sindacati hanno firmato l’accordo che concede l’ammortizzatore sociale ai lavoratori.

All’incontro erano presenti Elena Rossi della Fiom Cgil Lecco e Marco Oreggia della Fim Cisl Monza Brianza Lecco, il curatore fallimentare Silvio Giombelli, assistito da Jessica Corti e Lara Basso, Matteo Sironi della provincia di Lecco e il funzionario della Regione Lombardia Antonio Genova.

“Si tratta di una tappa importante, iniziata con la richiesta sindacale alla curatela di attivare un ammortizzatore sociale in alternativa alla risoluzione dei rapporti di lavoro, che ha trovato poi nella concertazione di tutti i soggetti la sua realizzazione – affermano Elena Rossi e Marco Oreggia – Questa cassa permette ai dipendenti di avere un sostegno economico dal 6 giugno 2019 fino al 5 giugno 2020”.

L’accordo prevede l’attivazione delle politiche attive, finalizzate ad agevolare la ricollocazione dei lavoratori. “Nei prossimi giorni incontreremo i lavoratori per informarli sui percorsi attivati – proseguono i sindacalisti –, garantendo loro la vicinanza il sostegno di sempre, ma di cui necessitano in particolar modo in questo momento”.

Solo ieri, lunedì, sempre al Ministero era stato trattato il caso Husqvarna e anche in quel caso si era raggiunta l’intesa per la cassa integrazione straordinaria.

“La sottoscrizione dell’accordo di CIGS, importante tassello a tutela dei lavoratori e per dirla fino in fondo, voluto fortemente dalla UILM, che mira a dare, nei tempi più brevi possibili, percorsi di riqualificazione, reinserimento lavorativo e forme di sostegno al reddito per i lavoratori – commenta Igor Gianoncelli della Uilm Uil Lecco –  Ora il nostro impegno, come sempre, prosegue nel gestire al meglio la situazione nell’interesse di chi rappresentiamo. Fallimento che mette fine alla vicenda Maggi Group, e rimane nostra convinzione che se per tempo si fosse intervenuti, con un Concordato, probabilmente oggi si sarebbe parlato di altro. Il silenzio per anni di questa vertenza ha di fatto solo nascosto il problema non risolto”.