VALMASINO (SO) – Si è concluso stamattina l’intervento di soccorso per un’alpinista svizzera del 1986, infortunata mentre stava scalando una parete di roccia a 3350 metri di quota. Con una connazionale stava affrontando una via su Punta Sertori; a un certo punto si è staccato un pezzo di roccia e la ragazza nella caduta ha riportato alcuni traumi a una gamba e un ginocchio. Le due ragazze si sono calate autonomamente sulla parete che scende verso il Colle del Cengalo.
Verso mezzogiorno la centrale ha allertato il Soccorso alpino, Stazione di Valmasino della VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna; otto i tecnici impegnati, insieme con il Sagf – Soccorso alpino Guardia di finanza. Il tempo era pessimo e impediva l’intervento diretto da parte dell’elicottero. Le squadre sono state portate con l’elicottero sopra il rifugio Giannetti, fino dove era possibile. Proseguendo a piedi, i tecnici hanno raggiunto le due alpiniste alla base della parete. Dopo aver prestato i primi soccorsi, hanno trasportato in barella l’infortunata per circa 800 metri di dislivello, in condizioni climatiche avverse su terreno misto di roccia e neve, giungendo al rifugio Giannetti verso le 19.30. Approfittando di un momentaneo miglioramento del meteo, l’elisoccorso di Sondrio di Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza) ha recuperato la giovane e l’ha portata in ospedale. L’intervento si è concluso stamattina alle 9.30 con il rientro delle ultime squadre.