LAINATE – I fatti risalgono al 25 ottobre scorso, quando i carabinieri della Stazione Carabinieri di Lainate presso il centro commerciale “Il Centro” di Arese a seguito di una segnalazione per schiamazzi ed assembramenti, finendo per essere aggrediti con spintoni e pugni in volto da due giovani. Gli stessi avevano poi lanciato bottiglie di vetro all’indirizzo dei militari, pronunciando parole minacce e offese.
Nella giornata di oggi a Lainate, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Milano, i Carabinieri hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale in istituto di pena minorile e di collocamento in comunità nei confronti dei presunti responsabili: un 17enne di Arese, e di un 18enne di Rho – minorenne all’epoca dei fatti – entrambi già noti alle Forze dell’Ordine.
Ai due giovani sono contestati, in concorso fra loro, dei reati di lesioni personali aggravate, resistenza a un pubblico ufficiale aggravata continuata, oltraggio a un pubblico ufficiale, furto e porto illecito di oggetto atto ad offendere.
Oltre all’aggressione ai militari, sono stati riconosciuti anche come gli autori in concorso di diversi furti di merce a danno di un supermercato di Rho, avendone anche minacciato il proprietario con un coltello, filmando l’evento e postando il relativo video su una pagina Instagram.
Ancora, il solo minorenne veniva anche ritenuto responsabile di diversi atti di vandalismo e danneggiamento, consistiti nell’aver sferrato dei calci alla vetrina di un’edicola e dei bancali di un esercizio commerciale di Rho e di essere salito sul tettuccio superiore di un’autovettura parcheggiata in all’interno di un esercizio commerciale per poi saltarvi sopra – eventi tutti filmati e postati su una pagina Instagram.
Il ragazzo è stato anche riconosciuto responsabile del reato di ricettazione per essere stato controllato dai Carabinieri di Arese e trovato in possesso di un portafoglio provento di furto, di resistenza a un pubblico ufficiale nei confronti dei militari di una pattuglia della Stazione di Arese che, nella circostanza, lo avevano controllato e deferito in stato di libertà per aver violato il provvedimento del Questore di Milano del divieto di recarsi presso quel centro commerciale a seguito dei fatti del 25 ottobre e di aver minacciato di picchiare, in due occasioni, una persona invalida al 100%.