LECCO – La questione ambientale è di quelle, oserei dire la più significativa, ad avere insieme una dimensione globale ed un carattere locale.
Un tema sempre verde, è il caso di dirlo, che purtroppo ha una cadenza altalenante nella sensibilità dei media. O sono i protocolli internazionali (Kyoto, Parigi, …) a dettare la linea oppure la sollecitazione viene da certi rigurgiti che, spesso, rischiano di restare imprigionati nella protesta.
L’argomento, invece, è da affrontare a viso aperto e con le politiche adeguate: dal Comune, alla Regione, al Parlamento sino ai grandi organismi internazionali si può mettere ogni giorno un mattoncino (è un… paradosso!) a una causa che non è enfatico definire riguardi i destini del mondo. La domanda non è mai retorica su quale futuro consegnare alle nuove generazioni.
Lo penso quando osservo i miei figli cercare la loro strada per la vita, lo ripenso ogni volta che sono chiamato a scelte pubbliche ed a definire soluzioni per i problemi di ogni giorno e per le scelte strategiche.
Oggi, venerdì 15, Lecco sta ospitando migliaia di giovani pervenuti dalla nostra provincia (analoga manifestazione a Merate) per dialogare su temi specifici che riguardano sia le politiche generali che l’ambiente nel quale viviamo. Global e local, come detto. Il momento è favorevole per trasformare la spinta emotiva, guidata dalla sedicenne Greta, per contagiare l’opinione pubblica nella convinzione che se l’ambiente è patrimonio di tutti, ciascuno deve provvedere nel suo habitat personale e professionale a tutelarlo. So bene che dietro l’angolo c’è sempre il rischio dei massimalismi delle posizioni dogmatiche destinate a provocare scontro anziché l’incontro. In città posso dire che si sta lavorando sodo e che il nuovo assessore all’ambiente, uno del ramo, sta mettendo a fuoco obiettivi e interventi nel quadro di una rinnovata interpretazione locale che risale anche ai tempi di “Agenda 21” e dei riconoscimenti ottenuti sul piano nazionale ed internazionale.
La sfida è aperta e alle legittime domande dei giovani e anche alle loro critiche, purché non siano pregiudizi , possiamo dare risposte concrete che riassumiamo nel Paesc recentemente approvato dal Consiglio, con ampio consenso e che include in sé i “comandamenti” di un piano destinato a consegnare ai futuri amministratori ed ai lecchesi di oggi e di domani un’agenda nella quale la parola “ambiente” apra ogni pagina, ogni giorno. L’ambiente si difende ora per ora, perché servono anche i piccoli gesti a comporre in un mosaico del rapporto tra l’uomo e la natura!
Virginio Brivio
Sindaco di Lecco