Classifica Ecosistema Urbano: Lecco scivola al 58esimo posto

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LECCO – “Le città lombarde hanno iniziato a proiettarsi verso un nuovo modello urbano sostenibile, un po’ a rilento, ma il processo virtuoso è in corso, soprattutto nella gestione del ciclo dei rifiuti, migliore rispetto a tante altre realtà europee. Ancora insufficienti gli sforzi delle amministrazioni per promuovere stili di mobilità alternativi all’uso dell’auto privata, contenere i consumi idrici, investire sulle rinnovabili, rigenerare e rifunzionalizzare gli spazi della città pubblica che resta ancora, in larga misura, uno spazio eccessivamente in ostaggio delle automobili e sottratto ai cittadini. Mentre, con poche eccezioni, la Lombardia si conferma nella morsa dell’inquinamento atmosferico generato dal traffico”.

E’ il commento di Legambiente alla luce del quadro dipinto dalla XXIV edizione di Ecosistema Urbano, il dossier di Legambiente realizzato in collaborazione con l’istituto di ricerche Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, che mira a tracciare una fotografia delle performance ambientali del Paese attraverso un’analisi dei risultati ottenuti dalle principali città in diversi ambiti. Aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente urbano, energia: sono gli indicatori presi in considerazione per stilare la graduatoria nazionale, valutando tanto i fattori di pressione e la qualità delle componenti ambientali, quanto la capacità di risposta e di gestione ambientale.

A guidare la top ten italiana si trova Mantova, dove la differenziata sfiora l’80%, il servizio di raccolta porta a porta raggiunge tutti i residenti e – grazie a un microchip e ad un’etichetta elettronica che personalizzano e tracciano sacchetti e bidoni della spazzatura – l’utente in bolletta paga solo l’effettivo costo di smaltimento dei rifiuti non riciclabili che ha buttato via.

Mantova si distingue anche per la disponibilità di verde pro capite, con 32 alberi ogni 100 abitanti ed è al secondo posto dopo Bolzano tra i centri urbani con la più estesa dotazione infrastrutturale per la ciclabilità, caratteristica questa che la accomuna con le altre città in posizione avanzata nella classifica nazionale (Cremona 11a, Sondrio 16a, Lodi 20a), quasi ad individuare nella bicicletta il principale ‘marcatore’ delle prestazioni ambientali delle città lombarde.

I dati per ogni parametro (clicca per ingrandire)

 

Lecco è al 58esimo posto, tra Livorno e Catanzaro, ben lontana al 14esimo posto che le era stato assegnato lo scorso anno: è tra la metà e il fondo della classifica per quanto riguarda la qualità dell’aria (85° per biossido d’azoto, 82° per ozono, 55° per Pm10), lo stesso vale per consumo d’acqua (78°) e la sua depurazione (94°), meglio per quanto riguarda la gestione dei rifiuti (32°) e la raccolta differenziata (26°), meno per verde urbano (64°) ed energia solare (75°). Per quanto riguarda la mobilità e i trasporti, il lecchese è al 4° posto per domanda di trasporto pubblico, 21° per tasso di motorzzazione, 54° per il tasso di incidentalità sulle strade.

“La qualità dell’aria – dice Legambiente – è il problema centrale che distingue la Lombardia da altre regioni: 11 capoluoghi di provincia su 12, tutti ad esclusione di Sondrio, rientrano nei centri urbani con qualità dell’aria classificata come “scarsa”, superando nell’arco dell’anno i limiti della normativa comunitaria sia per Pm10 e Pm2,5 che per NO2 e O3 posti come valori guida dall’OMS per la salute umana”.