Il sindaco di Lecco, Brivio: “Sicurezza, tra slogan e realtà”

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L’intervento del primo cittadino di Lecco sul Decreto Sicurezza

LECCO – “Non posso sottrarmi all’acceso dibattito in corso sulla diatriba tra Governo e alcuni Sindaci riguardo l’applicazione della nuova legge sulla sicurezza. Questioni di carattere giuridico si misurano con dimensioni umanitarie e soprattutto problemi concreti laddove le norme devono essere applicate.

Ricordo che non è certo la prima volta che sorgono dissensi tra gli amministratori locali e il governo centrale e continuo a pensare che sia fisiologico e persino vitale avere due punti di vista, altrimenti le tante sospirate e auspicate autonomie dei territori si iscriverebbero al libro delle buone intenzioni. Nello specifico a me pare che in linea di principio le leggi dello Stato devono essere rispettate ed anche le più nobili intenzioni non possono essere etichettate come disobbedienza civile, quando di mezzo ci sono le istituzioni. Nel mio rappresentare i Comuni della Lombardia so bene che ogni giorno devo muovermi con una azione di sintesi, cercando di ammorbidire gli spigoli piuttosto che accentuarli.

E non si tratta di una inclinazione alla mediazione “ad infinitum” bensì un’esigenza reale, considerando che i Comuni in Italia sono oltre 8.000, immaginate quante teste e quante opinioni ne possono scaturire. Ieri in ANCI abbiamo condiviso unitariamente (e lunedì li porteremo all’attenzione del Governo) dei miglioramenti e modifiche che riguardano il diritto all’accesso ai servizi sanitari e formativi, l’attenzione ai più vulnerabili e ai minori non accompagnati.

Se ritorno, infine, alla dimensione lecchese mi vien da dire che il clima non è grave come altrove, che l’ordine pubblico non è un’emergenza e che i processi di integrazione sono favoriti da un tessuto sociale che anche attraverso la diffusione del volontariato presenta un quadro che permette di individuare gli interventi più efficaci e non di essere in balia di spinte emotive in un senso e nell’altro. Non è certo Lecco un luogo dove possono prosperare i gilet, quale che sia il loro colore!”

Virginio Brivio