LECCO – Anche la città di Lecco dà il suo contributo all’indagine nazionale “Beach Litter” promossa da Legambiente. I volontari del circolo di Legambiente Lecco, aiutati da alcuni passanti incuriositi hanno raccolto, nel pomeriggio di sabato 21 aprile, circa 50 chili di rifiuti in 3 diversi tratti di spiaggia del lungolago lecchese.
L’obiettivo di “Beach Litter”, promossa dall’associazione ambientalista, è indagare quantità e tipologia di rifiuti presenti sulle spiagge italiane. “Stimando il genere più frequente di rifiuti, la loro possibile provenienza e gli altri parametri presi in considerazione, questa indagine denuncia un fenomeno assai grave dal punto di vista ambientale, economico e turistico e l’urgenza di mettere in atto programmi concreti per la progressiva riduzione dei rifiuti” spiegano da Legambiente.
Seguendo questo metodo è stato analizzato il tratto di spiaggia antistante piazza Antonio Stoppani, circa 50 metri in corrispondenza della foce del fiume Gerenzone.
In circa un’ora sono stati ritrovati per lo più oggetti di plastica con più di 500 mozziconi di sigaretta, 70 incarti di caramelle e merendine, più di 80 singoli pezzi di polistirolo (molti di più erano così frammentati da risultare irrecuperabili), almeno 100 frammenti plastici di varia natura, involucri plastici dei pacchetti di sigarette, stoviglie di plastica, cannucce, escrementi di cane nel sacchetto, fili da pesca e bastoncini dei cotton-fioc.
Tra il ritrovato non plastico circa 400 tra frammenti di vetro e ceramica, oltre 200 frammenti di carta tra scontrini, fazzoletti, tovaglioli e riviste, più di 40 tappi di bottiglia e 30 pezzi di cavi elettrici e altrettanti frammenti di reti metalliche, bottiglie, lattine e molto altro.
“L’iniziativa, caratterizzata dalla scientificità e analisi tipica dell’organizzazione ambientalista, è utile soprattutto come modello da ripetere più volte durante l’anno, al quale possano prendere parte tutti i cittadini – proseguono dall’associazione – Ringraziando tutti coloro che hanno partecipato, speriamo che la giornata di sabato possa essere di esempio per i molti passanti incuriositi dai nostri volontari al lavoro e che sia stata e continui ad essere uno stimolo alla crescita di una coscienza ecologica e una maggiore presa in cura di un bene comune caro a tutti”.