Scuole, situazione difficile: nomine in ritardo e “tempi” ridotti

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cuola insegnante classe aula
(Pixabay)

A più di una settimana dall’inizio dell’anno scolastico la situazione nei 41 istituti della Provincia di Lecco appare tutt’altro che rosea

Dopo il caso di Olginate, anche l’istituto comprensivo di Valmadrera si vede costretto a ridurre il tempo scuola per vi della mancanza di insegnanti

LECCO – Alunni di prima elementare senza insegnanti di italiano e matematica; compagni più grandi in attesa della maestra delle materie di studio, passando per gli studenti delle scuole medie, inferiori e superiori, “sballottati” tra supplenze e tappabuchi. Senza dimenticare gli alunni con più difficoltà privi dell’insegnante di sostegno.

E’ tutt’altro che rosea la situazione all’interno dei 41 istituti che compongono il mondo scuola della nostra provincia. A una settimana abbandonante dal suono della prima campanella, lo scorso giovedì 12 settembre, la situazione appare ancora in alto mare per quello che riguarda le nomine del personale docente che dovrebbe coprire i posti “scoperti”. Anzi, per alcuni istituti, la situazione è addirittura peggiorata, visto che la coperta sempre più corta ha comportato la riduzione del tempo scuola come è successo all’istituto comprensivo Carducci di Olginate dove la preside Luisa Zuccoli si è trovata costretta a prevedere l’uscita anticipata giovedì e venerdì scorso non riuscendo più a garantire il tempo regolare agli alunni dei plessi della primaria di Olginate, Garlate e Valgreghentino e a quelli delle medie.

Anche il Comprensivo di Valmadrera si appresta a seguire l’esempio olginatese con la riduzione del tempo scuola per tutta settimana prossima. Con una nota inviata venerdì alle famiglie e all’amministrazione comunale, la dirigenza dell’istituto comprensivo ha precisato che “in attesa del completamento delle nomine del personale, da parte degli organi competenti, l’orario della scuola primaria per la settimana: dal 23 al 27 settembre 2024 sarà dalle ore 8 alle ore 14 (compreso la mensa)”, rimarcando che “dal 30 settembre l’orario sarà dalle ore 8 alle ore 16”. Nella comunicazione si precisa altresì che l’orario delle classi prime rimane invariato.

“La situazione nel Lecchese è difficile” ammette Pino Pellegrino, segretario provinciale della Uil scuole. “Da una parte ci sono genitori, magari anche di bambini con bisogni speciali, che giustamente lamentano la mancanza di docenti; dall’altra ci sono insegnanti che in questi giorni stanno facendo orari impensabili pur di tenere in piedi la baracca. Nel mezzo ci sono delle nomine che non arrivano. Francamente quest’anno stiamo registrando molte più difficoltà e non si capisce perché”.

Per Pellegrino il problema riguarda la scuola nel suo complesso, partendo dagli operatori scolastici, passando per gli amministrativi, i Dsga (direttore dei servizi generali e amministrativi) e poi i docenti, fino ad arrivare i dirigenti scolastici, a loro volta costretti a gestire più scuole in attesa che si sblocchi il concorso per i presidi. “E’ chiaro che se un dirigente scolastico deve pensare a più scuole e che se una segreteria non ha personale perché chi va a fare il Dsga libera un posto di amministrativo che resta scoperto, la macchina non può funzionare bene”.

“E dire che l’anno sembrava iniziato bene con la prima tranche di nomine, quelle da effettuare entro il 31 agosto, realizzate nei tempi e nelle procedure correte” gli fa eco Mario Rampello della Cisl Scuola Lecco Monza Brianza – Cosa sia successo poi, resta un aspetto che vorremmo capire anche noi per poter aiutare a risolvere una situazione che sta facendo registrare molte criticità all’interno del mondo scuola. L’altro aspetto che ho potuto appurare sulla mia pelle, occupandomi anche della Provincia di Monza Brianza, è che Lecco sta facendo registrare più problemi rispetto ad altre zone della Lombardia”.

La speranza è che qualcosa possa sbloccarsi al più presto, rimettendo in carreggiata la “macchina” scuola. “Si sta cercando di accelerare i tempi che non saranno però brevi perché ogni procedura ha proprie regole e scadenze – conclude Pellegrino -. Quello che è certo è che non possiamo dire che la scuola sia iniziata senza problemi con Lecco fanalino di coda tra le province lombarde”.