Vertice oggi, mercoledì, con il provveditore Luca Volontè per fare il punto in vista della ripartenza a settembre
Metro di distanza tra alunni in classe, sì alla mensa e il nodo dei trasporti. Delicata la situazione delle scuole materne, dove bisognerà mantenere i piccoli gruppi
LECCO – “L’obiettivo è quello di mantenere gli orari e più in generale l’offerta formativa aderente a quella scelta dalle famiglie al momento delle iscrizioni lo scorso gennaio, ovvero prima che scoppiasse l’emergenza covid”. E’ quanto afferma il sindaco di Mandello Riccardo Fasoli che oggi, mercoledì, insieme a una decina di colleghi di tutta la Provincia di Lecco ha incontrato il provveditore Luca Volontè per capire come sarà il rientro a scuola a settembre, a emergenza covid ancora in corso. Al faccia a faccia, a cui ha partecipato anche la dirigente Luisa Zuccoli, sono stati chiariti alcuni nodi cruciali relativi all’organizzazione degli spazi e dei tempi su cui è strutturata l’offerta formativa delle scuole del territorio.
Un metro di distanza tra bimbi
“Le linee guida con cui ci eravamo confrontati finora sono di fatto superate -puntualizza Fasoli che ha coordinato la riunione di oggi -. In classe gli alunni dovranno tenere la distanza di un metro tra di loro”. Una misura, calcolata non più da banco a banco ma da bocca a bocca, su cui ogni singola amministrazione comunale dovrà calcolare le capienze delle singole classi e capire se sarà necessario rubare altri spazi all’interno delle singole scuole da convertire ad aula. “Bisognerà capire anche come gestire l’ingresso scaglionato degli alunni mentre si è convenuto sul fatto che verrà mantenuto il servizio mensa. Qualora lo spazio non dovesse risultare sufficiente a ospitare tutti gli alunni contemporaneamente, si valuterà la possibilità di consumare dei pasti monoporzione direttamente nelle classi”.
Il nodo dei trasporti
Un nodo alquanto difficile da sciogliere sarà quello dei trasporti: “Il problema che tutti i Comuni dovranno affrontare non è tanto quello del trasporto pubblico che verrà affrontato dai gestori, ma quello del trasporto scolastico comunale. Dovendo ridurre la capienza degli scuolabus, bisogna capire come procedere. Sarà dura organizzare più corse: molto più probabilmente si procederà con una riduzione del servizio alle famiglie che, vuoi per distanza o per esigenze lavorative, non vi possono rinunciare. Va da sé che verranno privilegiate altre modalità di raggiungimento dei plessi scolastici, a partire dai vari servizi piedibus”. Di una cosa Fasoli è, così come i colleghi sindaci, convinto: “Siamo al lavoro per garantire il maggior numero di servizi possibile, comprendendo e riconoscendo le necessità delle famiglie”.
La questione delle scuole materne
Durante l’incontro si è ragionato sulle scuole di competenza comunale, dalla materna alla secondaria di primo grado, lasciando ad un approfondimento ad hoc tra Provveditorato e Provincia, la questione delle scuole secondarie di secondo grado, di competenza di Villa Locatelli. Delicata la questione relativa alle materne, dove le linee governative, stante l’impossibilità di prevedere il metro di distanza, parlano della necessità di privilegiare i piccoli gruppi. Un’indicazione che implica, di fatto, facendo conti grossolani, almeno il dimezzamento delle attuali classi presenti nelle materne sia pubbliche che paritarie. Fondamentale sarà quindi capire se verranno messe a disposizione nuove risorse umane in modo da riuscire a garantire lo stesso monte ore svolto prima dell’emergenza. “L’impegno, da parte del Provveditore, è quello di indirizzare sulle materne eventuali nuove risorse umane che dovessero venire assegnate al Lecchese”.
Linee da calare nelle singole realtà comunali
Indicazioni, quelle fornite oggi durante il vertice, che dovranno poi essere calate nelle singole realtà comunali e confrontate con tradizioni, consuetudini, esigenze e peculiarietà di ogni singolo plesso. “Ci siamo lasciato che ogni singola amministrazione valuterà la questione con il proprio dirigente di riferimento al fine di arrivare preparati alla ripartenza della scuola a settembre”