Merate, gli alpini ricordano la battaglia di Nikolajewka: “Valori sempre attuali”

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Ieri sera, venerdì, la commemorazione della battaglia di Nikolajewka

Tanti gli alpini presenti all’appuntamento con il ritrovo davanti al Comune e il corteo luminoso fino alla chiesa parrocchiale

MERATE – “Ora che la pandemia sembra essere alle spalle, dobbiamo ricominciare. Dobbiamo toglierci di dosso la pigrizia e raccogliere le motivazioni dei ragazzi di Nikolajewka”. E’ l’auspicio espresso dal capogruppo delle penne nere di Merate Claudio Ripamonti ieri sera, venerdì, durante la commemorazione della battaglia di Nikolajewka.

Il 26 gennaio ricorre l’80esimo anniversario dell’epica battaglia combattuta dagli albini della Tridentina nel 1943 (quando dopo una marcia di 200 km a 45 gradi sotto zero riuscirono a rompere l’accerchiamento nemico) e il gruppo alpini di Merate ha voluto tornare a celebrare questo importantissimo evento storico con l’ammassamento davanti al Municipio, l’alzabandiera e l’onore ai caduti, il corteo luminoso lungo le vie del centro fino alla chiesa parrocchiale per la messa.

Presenti numerosi sindaci del territorio, a partire da quello di Merate Massimo Panzeri, i rappresentanti dell’Arma dei carabinieri con il comandante della stazione di via Gramsci Edonio Pecoraro e quelli della Guardia di Finanza, la presidente della Provincia Alessandra Hoffman e i rappresentanti di diverse sezioni e gruppi degli alpini.

Ad accompagnare musicalmente la cerimonia fuori dal Comune e il corteo la banda musicale di Merate mentre in chiesa erano presenti i coristi del coro Stelutis. Un appuntamento molto sentito, come dimostrato dalle tantissime persone presenti e ricordato anche da padre Gianluigi Corti durante l’omelia. Partendo dal ricordo personale di quando era a servizio militare a Merano nel 1984, il padre missionario, di stanza a Villa Grugana ancora per qualche tempo prima del trasferimento a Busto Arstizio, ha evidenziato l’importanza di associare Nikolajewka a un ricordo di luce e di esempio fornito dai soldati sul fronte russo: “La loro testimonianza ci ispira valori alti e cristiani. Don Gnocchi ha visto con i suoi occhi le gesta di questi uomini, la loro umanità e la loro bellezza tanto da ricordarli come persone pronte a far il proprio dovere. Sono esempi di cui l’Italia ha bisogno e che ci danno la forza di tirare fuori la nostra parte migliore”.

Al termine della funzione religiosa il sindaco di Merate ha voluto ricordare come 80esimo anniversario di Nikolajewka non debba rappresentare solo una data ma anche un monito a non dimenticare i patimenti di generazioni più sfortunate con un pensiero rivolto anche alle parti del mondo dove la guerra è ancora presente”. Panzeri ha poi ricordato come quest’anno ricorrano i 95 anni di fondazione della sezione di Merate: “Un traguardo importante che arriva subito dopo i 100 della sezione di Lecco e i 150 del corpo nazionale a cui siamo fieri di appartenere”. Infine, ha rivolto un ringraziamento per le molteplici attività svolte anche durante l’emergenza sanitaria a sostegno della comunità: “Non posso non citare poi i campi estivi, che sono un ottimo strumento per veicolare e diffondere i valori del gruppo”.

La presidente della Provincia ha invece voluto porre l’accento sul canto alpino “L’ultima notte”, parlando della tremenda marcia degli alpini verso casa armati solo dal proprio coraggio e ringraziando le penne nere per la continua disponibilità e la vicinanza agli amministratori negli anni difficili della pandemia.

Infine il presidente della sezione Marco Magni, prossimo a lasciare l’incarico l’11 marzo, ha voluto ringraziare e salutare tutti: “Porto nel cuore tanti ricordi e tanti progetti, come l’incontro con Papa Francesco. Sono tante le cose che mi avete spronato a fare e che continuerò a portare avanti come semplice alpino, a disposizione delle penne nere della sezione”.