Alpinismo in lutto per Giuseppe ‘Pepetto’ Spreafico, tra i primi “Ragni”

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E’ morto all’età di 94 anni l’alpinista Giuseppe Spreafico detto ‘Pepetto’

Storico membro dei Ragni di Lecco, colonna dell’alpinismo giovanile e manutentore dei sentieri

LECCO – L’alpinismo lecchese piange una delle sue memorie: ci ha lasciato Giuseppe ‘Pepetto’ Spreafico, tra i primi ‘Ragni della Grignetta’, consigliere storico del CAI e volontario attivissimo nel mondo della montagna.

Una passione e un impegno che si sono espresse nei modi più diversi, dall’impegno con i giovani del campeggio dei Ragni e della scuola di sci alpinismo, che ha contributo a fondare, alla realizzazione di importanti opere di ricostruzione di rifugi e di sentieri, oltre che nella manutenzione di questi ultimi, attività che ha portato avanti anche in età avanzata.

Meccanico alla GB Gerosa di Rancio, ha saputo sfruttare le sue capacità professionali anche fuori dall’attività lavorativa: a lui si deve, tra le altre cose, la costruzione della teleferica e dell’acquedotto che collega il rifugio Stoppani alla sorgente che oggi porta il nome del figlio Riccardo, scomparso prematuramente in un incidente in montagna. A Riccardo è dedicato anche il sentiero che dal San Martino risale alla Val Verde e che Giuseppe Spreafico ha realizzato in prima persona. Tra gli altri importanti interventi che ha seguito c’è la ricostruzione del bivacco in cima al Monte Badile.

“Quando c’era da dare una mano in montagna non si tirava mai indietro – lo ricorda il figlio Dario che, insieme ai fratelli Riccardo e Felice, ha seguito le orme del padre diventando uno dei più forti alpinisti lecchesi  – In famiglia era di poche parole ma di tanti fatti ed esempi. Ha saputo trasmettere a tutti noi il suo amore per la montagna, una passione che è proseguita nonostante la tragedia che abbiamo vissuto. La sua vita è diventata anche la nostra”.

VIDEO  – Giuseppe Spreafico si racconta nell’intervista per l’Archivio MOdiSCA della Comunità Montana

Alpinista, guida alpina, Giuseppe Spreafico ha vissuto gli albori di una tradizione che ha fatto conoscere il nome di Lecco e dei Ragni nel mondo. “Erano gli anni in cui smettevano di lavorare il sabato a mezzogiorno e partivano in gruppo – ricorda Alberto Pirovano, presidente del CAI di Lecco – E’ stata la prima generazione di Ragni. Pepetto aveva il senso dell’umorismo che è proprio delle persone di quella età e allo stesso tempo quel carattere non certo semplice e tipico degli alpinisti”.

Aveva 94 anni e si è spento la scorsa notte alla Rsa Borsieri. I funerali si svolgeranno lunedì alle 15.30 alla Basilica di Lecco.

“E’ stato uno storico pilastro del Gruppo Ragni e padre di Dario, uno dei nostri più forti alpinisti fra gli Anni 80 e 90 – lo ricordano dal gruppo – A lui e alla famiglia rivolgiamo tutto il nostro affetto e la nostra riconoscenza”.