Guide Alpine, una nuova legge per aggiornare la professione

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Incontro in regione per aggiornare la legge del 1989

Due nuove figure: “maestro di arrampicata” e  “guida di torrentismo”

MILANO – Palazzo Lombardia ha ospitato l’incontro interregionale, voluto dall’assessore allo Sport e Giovani, Martina Cambiaghi, dedicato alla professione delle Guide alpine. Obiettivo: confrontarsi su una “Legge quadro” nazionale, ormai datata, e sulla nuova proposta di legge presentata dall’onorevole Barbara Saltamartini.

Aggiornare la legge nazionale del 1989

“E’ indispensabile proporre in tempi brevi  – ha spiegato Martina Cambiaghi- un riordino legislativo nazionale ed un allineamento della materia alle direttive e ai regolamenti europei. La domanda e l’offerta turistica, rispetto a 30 anni fa, sono cambiate e per questo motivo serve un doveroso adeguamento in una materia multidisciplinare che abbraccia l’escursionismo e gli sport legati alla montagna oltre che le esigenze del comparto turistico-sportivo. Il ruolo delle guide alpine è determinate per la promozione del territorio perché sono i migliori ambasciatori per gli sport outdoor e per il turismo”.

Due nuove figure professionali

L’Italia per parametrarsi agli standard degli altri Stati europei vuole introdurre due nuove figure professionali, quelle del maestro di arrampicata sportiva e  della guida di torrentismo, che vanno ad ad integrare quelle già esistenti di guida alpina, aspirante guida alpina e accompagnatore di media montagna.

Numeri nazionali

In Italia sono attive persone 1.300 tra guide alpine e aspiranti guide alpine. A queste si aggiungono altri 1.000 accompagnatori di media montagna e 100 guide vulcanologiche (che operano solamente in Campania e Sicilia). La sola Regione Lombardia ha 282 tra guide alpine, aspiranti e accompagnatori di media montagna.

Nove regioni, due province autonome

All’incontro organizzato da Regione Lombardia hanno partecipato interlocutori istituzionali e e professionali di Val d’Aosta, Piemonte, Liguria, Veneto, Friuli-Venezia Giulia,  Marche, Abruzzo e  Sicilia,  oltre che delle Provincie autonome di Bolzano e di Trento e rappresentanti dei collegi regionali guidati dal presidente nazionale, Pietro Giglio.

Riordino della professione

“Il collegio nazionale  – ha concluso l’assessore Cambiaghi – ha elaborato una bozza di riforma della legge che  dovrà essere condivisa e  che  si concentra sull’istituzione delle nuove figure professionali e sugli aspetti normativi ad esse correlate. Una revisione che consentirà di mettersi al passo con i tempi per garantire un turismo moderno ed esperienziale a beneficio anche della competitività turistica ed economica dei territori interessati”.