Commossa commemorazione del giovane soccorritore alpino
Un anno fa la tragedia in Grignetta, con lui moriva anche Ezio Artusi
LECCO – Era un venerdì il 16 febbraio del 2018, una data che sarà ricordata con dolore dalle comunità di Lecco e Introbio: quel giorno, in un fatale incidente in Grignetta, scomparivano Giovani Giarletta ed Ezio Artusi, alpinisti e soccorritori.
Una valanga li ha travolti mentre risalivano il Canale del Sasso Incastrato. Avevano 38 anni, Giovanni, e 41 anni, Ezio.
‘Charlie’ come tutti chiamavano Giarletta, era appena rientrato da una storica impresa alpinistica, la prima ripetizione lecchese della via dei Ragni, sul Cerro Torre.
“Due sportivi, spinti dalla passione per la montagna e che hanno saputo mettere la loro competenza in favore del prossimo” li ha ricordati il sindaco Virginio Brivio durante la cerimonia che si è svolta sabato mattina al Cimitero Monumentale di Lecco, dove riposa Giovanni Giarletta.
Il sindaco: “Giovanni ed Ezio, un esempio per tutti i cittadini”
Un momento di commemorazione voluto dal Soccorso Alpino per accompagnare i familiari e rendere omaggio ai due colleghi e amici che oggi non ci sono più.
“Entrambi sono stati un esempio di virtù civile. Troveremo il modo, insieme ai familiari e al Soccorso Alpino, di dare loro il giusto ricordo nella nostra città”.
Anche i genitori di Ezio Artusi hanno raggiunto Lecco per stringersi in affettuoso abbraccio al papà e alla mamma di Giovanni Giarletta.
Il padre di Charlie: “Il suo ricordo vive in voi”
“Sono commosso della vostra testimonianza e vicinanza – ha preso parola il padre di Chiarlie rivolgendosi ai presenti – Per mio figlio il Soccorso Alpino era una seconda famiglia, se oggi mio lui non è più con noi, grazie a voi avrò sempre il suo ricordo”
“Vedo tante persone qui oggi – ha concluso – vi ringrazio, perché mio figlio era veramente amato da tutti”.
“Ciao Charlie, ciao Ezio” hanno rivolto il loro saluto i soccorritori alpini mentre il “Signore delle Cime” ha accompagnato in coro la conclusione della cerimonia.