Gilardi, olginatese, nuovo ‘capanatt’ del rifugio Omio

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Il rifugio Antonio Omio in veste invernale

 

OLGINATE/VALMASINO – Il rifugio Antonio Omio ha un nuovo gestore: si chiama Graziano Gilardi, e insieme alla moglie Cristina da metà giugno lavorerà al rifugio al centro della Valle Dell’Oro, in Valmasino.

Il passaggio di testimone avviene dopo 79 anni di gestione da parte della famiglia Fiorelli: lo scorso anno Virgilio, ultimo gestore, ha annunciato alla Società Escursionisti Milanesi (proprietaria del rifugio) la volontà di lasciare il posto di ‘capanatt’.

Graziano, 47 anni, è originario di Olginate ma dopo aver conosciuto e sposato Cristina si è trasferito a Valgreghentino, dove ha vissuto per diversi anni lavorando in azienda. Da un anno a questa parte la coppia si è trasferita in Valmasino: “Siamo entrambi molto appassionati di montagna ed escursionismo – racconta Graziano – e conosciamo molto bene la Valmasino e le sue montagne. E’ un posto che ci piace molto”.

Graziano Gilardi e la moglie Cristina, nuovi gestori del rifugio Omio

 

La passione per la montagna è innata e viene coltivata sulle montagne di casa, come spiegato, ma non solo: “Resegone, Grignetta, ma anche più lontano, in Val D’Aosta o nelle Dolomiti, dove tra l’altro abbiamo fatto il viaggio di nozze, giusto per farvi capire quanto la montagna sia il nostro interesse più grande” dice Graziano. “Io ho lavorato per 30 anni in azienda e ad un certo punto ho deciso che ne avevo abbastanza e volevo dedicarmi a vivere la montagna. Quando abbiamo saputo che la Sem cercava un rifugista per l’Omio non ci abbiamo pensato tanto e ci siamo candidati, ottenendo la gestione”.

Per Graziano e Cristina è la prima esperienza da rifugisti, ma l’entusiasmo e la voglia di fare non mancano: “Il rifugio Omio è una perla della Valle dell’Oro, a 2100 m di altezza. Un posto magico e immerso nella natura selvaggia tipica di queste zone di cui io e mia moglie siamo davvero innamorati. L’apertura è prevista da metà giugno, noi siamo pronti!”.

Come annunciato Graziano non esclude di poter introdurre qualche novità: “Per esempio l’apertura è sempre stata da metà giugno a metà settembre, per via del fatto che il rifugio è molto isolato e in condizioni meteo avverse è difficile tenerlo aperto. Se il tempo sarà dalla nostra vorremmo cercare di tenere prolungata l’apertura il più possibile” ha detto il nuovo capanatt. Nell’attesa fervono i preparativi: “Noi siamo pronti, vi aspettiamo al rifugio Omio quest’estate!”.