Bivacco Due Mani in condizioni pietose: “Fin dove arriva l’idiozia della gente?”

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Lo sfogo di Gian Mario Maver che, a più riprese, si era occupato di quel luogo

“Rifiuti, materassini, sacchi a pelo, scritte ovunque… non c’è rispetto per niente e per nessuno”

BALLABIO – “Fin dove può arrivare l’idiozia della gente?” La risposta, pur se sconcertante, è tremendamente semplice, basta passare il rassegna le fotografie che questa mattina, 27 dicembre, Gian Mario Maver ha scattato al bivacco in cima al Monte Due Mani, sopra Ballabio.

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Un luogo che gli è particolarmente caro e di cui si è preso cura in prima persona a più riprese con il prezioso aiuto del gruppo di appassionati di montagna I Beck e del Cai Ballabio. “Sono furioso – ci ha detto -. Nel 2016 avevamo ripulito l’intero bivacco, successivamente, più volte, ho riportato a valle sacchi di rifiuti che abbandonano gli escursionisti (se così si possono definire). Ancor prima, nel 2014, il bivacco era stato oggetto di restyling da parte del Cai Ballabio che aveva anche rifatto il pavimento“.

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Oggi, dopo la salita, il triste spettacolo che Gian Mario Maver ha documentato con immagini e video: “Rifiuti ovunque, materassini e sacchi a pelo abbandonati, resti di cibo e poi scritte – racconta -. Non ci sono parole per definire queste persone. E’ davvero inconcepibile tanta maleducazione e accanimento nei confronti di un luogo che dovrebbe servire da ricovero in caso di emergenza. Tra le problematiche c’è anche il fatto che la porta viene lasciata spesso aperta così gli animali selvatici ci entrato e ci fanno i bisogni”.

Il bivacco, inaugurato nel 1982, è dedicato alla memoria di tre giovani alpinisti morti sulla Segantini in Grignetta: Enrico Scaioli e Marco Locatelli di Ballabio e Plinio Milani di Olginate. La conclusione di Maver è davvero amara: “Mi chiedo cosa si debba fare. Come mai a pochi chilometri da qui, in Svizzera, certe cose non succedono? Bisogna arrivare a togliere queste infrastrutture per colpa di pochi che non hanno rispetto per niente e per nessuno?”