Appello minaccia Brivio: “PGT a giugno o azioni politiche”

Tempo di lettura: 2 minuti
il sindaco Virginio Brivio

LECCO – “Il messaggio è chiaro. Il Pgt per noi rappresenta una delle priorità di questa amministrazione, il sindaco sa quanti sono i giorni che mancano alla scadenza che abbiamo dato, dopodiché assumeremo la nostra iniziativa politica”.

Appello per Lecco, attraverso il suo portavoce Corrado Valsecchi, torna a tuonare contro il sindaco Virginio Brivio per un Piano di Governo Territoriale che ancora stenta a vedere la luce nonostante le sollecitazioni espresse dalle parti politiche, dai costruttori e proprio da Appello che, oramai più di un mese fa, ha lanciato un ultimatum di 100 giorni all’amministrazione comunale.

Dopo il vertice della serata di lunedì, il movimento cittadino in una nota ha espresso il proprio rammarico per la pratica che “continua a non procedere con la necessaria celerità per garantire l’obiettivo di portare in Consiglio Comunale alla fine di Giugno 2013” ed ha invitato il sindaco di rimuovere gli ostacoli che ne bloccano la realizzazione ed affidare i lavori, se necessario, a professionisti esterni al Comune.

Se siamo arrivati a questo punto, si riconosca che da soli non si è in grado di redigere il PGT e che probabilmente c’è bisogno di un aiuto esterno – sottolinea Valsecchi – anche perché in quel caso si potrebbero imporre dei tempi che dovranno essere rispettati. Se invece il sindaco ritiene che l’organico comunale sia sufficiente per portare in porto il piano entro i termini che ci siamo dati, non ci sono problemi ed è quello che auspichiamo”.

In caso contrario, però, Appello per Lecco “una propria e autonoma iniziativa di carattere politico”: l’uscita dalla maggioranza?

“In questo momento tutte le ipotesi potrebbero essere possibili e praticabili –spiega Valsecchi – Attendiamo di vedere come evolve il quadro e poi insieme sceglieremo il da farsi. Ora non si è ancora discusso nello specifico di quale azione mettere in campo, ma se i termini non venissero rispettati prenderemo una decisione politica inequivocabile”.