Brivio fa il sarto, l’assessore Rota medita le dimissioni

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Il sindaco di Lecco, Virginio Brivio

LECCO – Il sindaco Virginio Brivio dopo la debacle incassata nel Consiglio comunale di lunedì (vedi articolo) si è messo subito al lavoro con ago e filo per cercare di ricucire gli strappi. Sono stati infatti diversi gli incontri che il primo cittadino ha avuto nella giornata di martedì nel tentativo di smussare gli angoli che si sono creati. Tuttavia da palazzo Bovara fanno sapere che per ora il sindaco non ha dichiarazioni in merito.

Chi invece le dichiarazioni le ha fatte è stata proprio l’assessore Rota che si è ritrovata catapultata nell’occhio del ciclone: “Finora non ho sentito ne visto il sindaco, quindi non posso dire nulla in merito”. E accennando alla possibilità di sue dimissioni, l’assessore replica: “Per quanto mi riguarda posso assicurare che lunedì notte ho dormito, in mattinata ho avuto un processo (di professione è avvocato, ndr) e oggi pomeriggio (martedì, ndr) sono stata a una conferenza sulla mediazione, quindi non ho avuto tempo per pensarci. Lo dico in modo chiaro e schietto. Tuttavia credo che saranno importanti e decisivi i chiarimenti e le riflessioni che farò insieme alla Giunta che, posso dire senza problemi, è unita così come è compatta sulla questione della delibera relativa alle nuove tariffe dei parcheggi”.

A tal riguardo l’assessore spiega: “Lunedì in Consiglio mi sembra di avere espresso con il mio gesto la stanchezza per tutti gli strascichi che si stanno verificando nella vita amministrativa a causa di alcuni consiglieri. La delibera non era una questione di vita o di morte, anzi è una sciocchezza rispetto ai probelmi reali della Città e non si può certo vivere di pazienti mortificazioni su aspetti banali che hanno bisogno di pochi minuti per essere decise e archiviate”.

In merito alla pessima figura incassata in Consiglio e al messaggio inequivocabilmente negativo che è giunto alla cittadinanza l’assessore conviene nel sostenere che “Rispetto alla politica complessiva e che portiamo avanti con fatica ci siamo incagliati su una questione banale e il motivo va chiesto a coloro che hanno deciso di votare contro. Personalmente ho voluto portarla in Consiglio per far capire ai consiglieri e al pubblico presente di cosa stavamo parlando il tutto nel solco di quella tanto sbandierata trasparenza. E’ chiaro che ora la palla è in mano al sindaco, ed essendo, quello che abbiamo vissuto lunedì sera, un problema che si ripropone spesso ritengo non si debba perdere tempo. Risolviamo questa situazione una volta per tutte”.