Cantieri aperti, PDL:
“Il sindaco ha tradito le promesse”

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LECCO – “Nessuno nega gli assurdi vincoli del Patto di stabilità ma leggere la lettera del Sindaco alla città, in cui dopo 3 anni di nulla assoluto rimbalza ogni responsabilità ai limiti del Bilancio è qualcosa di inaccettabile, una malcelata ammissione di resa senza un briciolo di mea culpa”.

E’ il capogruppo del PDL in Consiglio Comunale, Filippo Boscagli, a tuonare contro la lettera che il sindaco Virginio Brivio ha scritto ai cittadini e agli operatori economici della città per denunciare l’impossibilità di spendere ben 46 milioni di euro, bloccati dall’accordo europeo sui conti pubblici, e quindi quella di non poterli utilizzare per terminare quei cantieri rimasti aperti in città:

Bione, Tribunale, Ostello, Parcheggi, Villa Manzoni, Villa Ponchielli, promesse in campagna elettorale con manifesti e spot, promesse che già all’epoca, nel 2010 avevano i limiti normativi che oggi la lettera alla città denuncia come scusa della propria inefficienza. Fino a ieri ci hanno raccontato che la colpa era dell’amministrazione precedente (dalle mense immangiabili ai bus in rosso, “colpa loro!!”), ora alt,la colpa è di Roma dell’Europa, del Patto!” attacca Boscagli.

Quando nel 2010 chi ha vinto ha promesso mari e monti non si è accorto che gli stessi vincoli esistevano già almeno dal 2008? Le questioni sono 2, o il Sindaco ha mentito all’epoca sapendo di promettere ai lecchesi cose che non poteva mantenere, oppure, cosa molto più semplice e vera, la maggioranza ha clamorosamente fallito” prosegue il capogruppo Pdl suggerendo lo spot elettorale promosso dall’attuale sindaco, allora candidato alla poltrona di primo cittadino.


Poi, ci spiace – prosegue Boscagli – ma non è vero che con il Patto non si può fare nulla, ogni anno il Comune ha 6/7 milioni di € da spendere, pochi, scandalosamente meno del dovuto, ma esistono e vengono spesi. Perché, ci chiediamo, se abbiamo incassato 3.000.000 € dalla cessione dell’Ospedale al Politecnico e 4.700.000 di € dal Palazzo di corso Promessi Sposi, soldi quindi spendibili in coerenza con il patto, questi non sono stati utilizzati per quelle opere fondamentali ora al palo denunciate dal Sindaco?”

L’esponente del centro destra lecchese denuncia quelle che considera una maggioranza allo sfascio, tra “infinite dimissioni, scontri tra le varie anime di un governo locale che sta silenziosamente scoppiando”.

“Provare a fare un bagno di umiltà e invece incominciar ad ammettere di essere degli inetti a volte può essere più salutare che fingere di essere ineccepibili di fronte al fallimento, perché questo è drammaticamente ciò che i cittadini stanno scoprendo di fronte al nulla che avanza”.