Daniele Nava: “Addio Provincia, ma lascio un’ottima squadra”

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Il sottosegretario Daniele Nava

Daniele Nava

LECCO – “Per me è l’ultimo Consiglio provinciale, abbiamo governato cinque anni dopo amministrazioni di colori politici differenti e credo che anche chi ci è detrattore non ha potuto trovare grandi punti di attacco alla nostra azione di governo. Abbiamo tentato di avere un profilo pragmatico e di semplicità, abbiamo fatto le nostre battaglie politiche, condivisibili o meno, ma sempre con spirito positivo e non attaccabile a priori”.

E’ Daniele Nava, presidente della Provincia di Lecco, a salutare Villa Locatelli dopo aver accettato l’incarico in Regione come sottosegretario con delega agli Enti Locali. Un addio che arriva a poche settimane dalla decadenza naturale del mandato della giunta provinciale.

A sostituirlo sarà Stefano Simonetti, attuale vicepresidente dell’ente provinciale, che guiderà la Provincia in quello che lo stesso Nava ha definito un regime di transizione tra l’attuale ente di primo livello alla trasformazione in un ente di secondo livello, che avrà modalità differenti su elettorato e funzioni delegate alle Province.

Nava Simonetti

“Io mi troverò, ironia della sorte – spiega Nava – a tempo pieno a interfacciarmi proprio con gli amministratori delle province e fare i conti con una legge fatta male con vuoti importanti e vizi costituzionali tanto che, in settimana, Regione Lombardia presenterà ricorso alla Corte costituzionale”.
Guardando ai cinque anni di governo che vanno a concludersi, il presidente dimissionario punta l’attenzione sulla riduzione dei costi politici dell’ente che “dall’insediamento al 2012 sono scesi da 476 mila a 384 mila euro e nell’ultimo anno dai 384 ai 346 mila euro, comprese indennità di tutti gli assessori e le spese per le trasferte”.

Nava ha anche annunciato la riduzione dei tempi di pagamento alle aziende fornitrici, “ridotti da 50 a 37 giorni”, per un totale di pagamenti alle imprese per investimenti dell’ente pari a 99,5 milioni di euro.

Giunta Provinciale

“Abbiamo voluto puntare molto alla dematerializzazione, riducendo del 47% le spese di posta e valori bollati, risparmiando 15 mila atti che sono stati preparati e inviati a livello informatico – prosegue Nava – risparmi anche su incarichi e consulenze, internalizzando l’ufficio affari legali, abbiamo inoltre ampliato il servizio di sportello per cittadini e imprese riducendo i tempi agli sportelli. Ad ogni settore e servizio è stato estesa la certificazione di qualità”.
“Una squadra che ha lavorato bene – per Nava, la giunta che lo ha accompagnato in questi cinque anni – La nostra amministrazione credo sia una delle poche in Lombardia che ha litigato così poco al suo interno perché quando ci sono stati problemi abbiamo sempre dimostrato di saper trovare una sintesi, senza sollevare polemiche e disgustare il cittadino. Abbiamo lavorato ottimamente anche con il consiglio, con la maggioranza, ed anche l’opposizione, a parte alcune sbavature, ha dimostrato senso istituzionale e ne devo dare atto”.

Un lavoro “per nulla facile” quello portato avanti dalla Provincia in questi anni, come sottolineato dal vicepresidente Stefano Simonetti:

“Ci siamo visti tagliare 13,5 milioni e nonostante ciò, grazie all’impegno di tutti, siamo riusciti a mantenere quei servizi fondamentali in tutti i settori, dalla viabilità alla manutenzione delle scuole. Voglio ringraziare di cuore il presidente Nava per aver saputo guidare questa squadra in maniera ottima, sapiente e con coraggio, perché grazie alla scelta di predisporre 22 milioni di euro per l’opera più importante, la nuova Lecco Bergamo, ha reso possibile ricevere il finanziamento di 73 milioni dal Ministero, permettendo il via ai lavori variante lotto San Gerolamo. Il paragone è con Bergamo dove il progetto non è stato ancora approvato”.

Un addio che per il quale Nava si è detto in ogni caso amareggiato: “Un’amarezza in ogni caso attenuata – sottolinea – vado via prima del tempo perché avuto un incarico incompatibile, oltre che giuridicamente, ma anche se non lo fosse stato quindi avrei comunque fatto la stessa scelta, perché avrei avuto il tempo per dedicarmi ad entrambi i compiti. Rimane una squadra forte per gestire partite aperte e importanti, non lascio niente di incompiuto o di ostacolo al lavoro che gli assessori proseguiranno come fatto in questi anni e anche meglio”.