LECCO – Sarà anche il personaggio più odiato dai politici italiani, tacciato di populismo, demagogia e pure di essere un megalomane, ma come riempie le piazze lui, almeno in questa tornata elettorale, non ci riesce nessuno: così è stato anche a Lecco, mercoledì sera, con una traboccante piazza Cermenati che non è riuscita a contenere le circa cinque mila persone giunte nel capoluogo manzoniano anche dalla provincia per assistere al comizio del fondatore del Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo
“Sono venuto qui a Lecco un po’ prevenuto, perché voi siete responsabili di un sacco di cose. Non avete sterilizzato la mamma di Formigoni, avete eletto Giovanardi, ma che cazzo state facendo qua?” ha esordito Grillo con la consueta e graffiante ironia, uno stile comunicativo diretto e senza censure, che ha trascinato il suo giovanissimo movimento verso un successo inaspettato:
“Sta succedendo qui così come in tutto il Paese, si legge nei vostri sguardi, abbiamo riacceso una speranza. Quando siamo partiti sembrava un’utopia ed ora, invece, siamo la prima forza politica in Italia. Tutto ciò nonostante siano mesi che politici e giornali stanno facendo la guerra a me e al movimento; sono completamente terrorizzati da noi”.
Dallo scandalo del Monte dei Paschi al carico fiscale su cittadini e imprese, dall’euro e “la necessità di un referendum per decidere sull’adesione italiana alla moneta unica”, alle giustizia “che protegge il delinquente”, all’abisso tra le retribuzioni e le pensioni di operai rispetto a quelle milionarie dei super-dirigenti, diversi sono stati i temi toccati dal roboante comico genovese che non ha risparmiato accenni alla nostra provincia:
“Qua a Lecco avete tutti i problemi del mondo, dalle cave al cemento, avete questa situazione ospedaliera con il Manzoni eccellenza, come un’eccellenza? Nel prendere i contributi. Avete il ‘Celeste’ (Roberto Formigoni, ndr) che è ancora lì, il Papa si è dimesso e lui è ancora lì”.
Duro l’attacco anche al Partito Democratico, ritenuto da Grillo “complice” del Centro destra nell’aver portato l’Italia alla rovina e ai sindacati, “responsabili della disintegrazione del mondo del lavoro in questo Paese”. Diverse le proposte che il Movimento Cinque Stelle porterà in Parlamento, tra le quali il reddito di cittadinanza, ovvero un sostegno economico minimo garantito a quanti si trovano in difficoltà economiche: “Abbiamo bisogno di darci una mano a vicenda – ha sottolineato Grillo – siamo in guerra, sta crollando tutto e nessuno deve rimanere indietro, nessuno deve ammazzarsi perché senza lavoro, nessuno deve sopravvivere con il cappio al collo”.
Sul palco con lui anche i candidati del meet-up di Lecco (Antonio Anzivino, Francesco Orrù, Grazia Mennella, Paolo Bonomi) e la candidata a governatrice della Lombardia, Silvana Carcano che ha lanciato un affondo ai sindaci lecchesi:
“I vostri 90 amministratori vi stanno tradendo, perché 27 milioni di cittadini italiani hanno chiesto l’acqua pubblica e quei 90 amministratori vogliono fare la finta acqua pubblica – ha denunciato la Carcano riferendosi alla scelta alla quale saranno tenuti i sindaci rispetto alle sorti del servizio idrico in provincia – Dovete entrare nelle istituzioni, chiedere, controllare per tutelare il benessere del cittadino”.
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