Fondazione Cariplo: Nava “revolution”, Negri non è più commissario

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Mario Romano Negri

LECCO – “Chiediamo al presidente Nava perché non ha riconfermato Mario Romano Negri come commissario della Fondazione Cariplo per la provincia di Lecco”. Un’insolita convergenza tra Pd e Lega quella che ha caratterizzato il momento del question time del consiglio provinciale che si è tenuto nella serata di lunedì 4 febbraio. Concordi nel sollevare un confronto sul tema, infatti, i due gruppi consiliari, ai quali il presidente della Provincia, per regolamento incaricato di effettuare le nomine, ha risposto affermando di aver preferito “dare spazio a nuovi professionisti”, il tutto in un’ottica di rinnovamento.

Ma, partendo dall’inizio, il primo a sollevare la questione è stato il capogruppo del Pd, Italo Bruseghini, il quale ha domandato “perché nella rosa di tre nomi scelti da Nava per il consiglio della Fondazione non compaia il commissario uscente. Vorremmo conoscere quale sia il ragionamento che sta dietro questa decisione”. “Il commissario Mario Romano Negri ha sempre svolto un ottimo lavoro – ha quindi affermato Giovanni Pasquini della Lega – e si è più volte dimostrato un leale collaboratore. Chiediamo al presidente di spiegarci i parametri utilizzati per giungere alla triade di nomi”. Una triade che, come già si sa, comprende i nomi di Alberto Bonaiti, Stefano Chirico ed Enrico Rossi.

A questo punto la parola è passata a Daniele Nava, il quale ha voluto sottolineare come “la scelta non sia stata dettata da una sfiducia nei confronti di Mario Romano Negri, che personalmente stimo – ha precisato – e al quale auguro di poter ricoprire ruoli sempre più prestigiosi all’interno della Fondazione Cariplo. Dei cinque curricula che abbiamo ricevuto – ha spiegato – ho voluto dare la precedenza a professionisti sempre competenti ma in un certo senso nuovi. Il commissario uscente ricopre questo incarico da 17 anni e credo sia il momento di puntare – ha concluso – sul rinnovamento”.

 

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