LECCO – “Mancano da sbrigare solo alcune pratiche burocratiche, dopodichè la Imsa di Garlate (LC), società che si è aggiudicata l’appalto, inizierà i lavori per l’installazione e la messa in funzione delle 5 casette dell’acqua che saranno così dislocate: una in zona Caviate, una a San Giovanni nei pressi delle scuole Medie, una in zona Canottieri Lecco, la quarta in prossimità dell’Ospedale Manzoni e la quinta a Rivabella”, questo quanto comunicato in mattinata da Roberta Colombo, responsabile dell’Ufficio Ambiente e Demanio del comune di Lecco.
Costo dell’operazione per il Comune euro zero. “Siamo riusciti – ha proseguito l’assessore all’Ambiente nonchè vice-sindaco Vittorio Campione – a fare in modo che l’intero investimento resti a carico dell’azienda che installerà e gestirà quelle che possiamo definire le fontane del ventunesimo secolo, dalle quali sgorgherà acqua proveniente dall’acquedotto comunale microfiltrata, sterilizzata, refrigerata e, volendo, anche gassata”.
“A fronte di esperienze pregresse – hanno spiegato Roberto Pozzoni e Mauro Invernizzi della Imsa – l’acqua avrà un costo simbolico di 5 centesimi di euro al litro (se ne può acquistare anche mezzo litro alla volta, ndr), sia naturale che gassata. Questo, per evitare sprechi e un utilizzo improprio di una risorsa così importante come l’acqua”. Per l’acquisto ci si dovrà dotare di una bottiglia, preferibilmente di vetro, e inserire le monete oppure dotarsi di una tessera ricaricabile che si potrà trovare in diversi esercizi pubblici della città e utilizzabile in tutte e 5 le casette. Ogni casetta, sarà dotata di video sorveglianza e ogni ora di inutilizzo automaticamente l’acqua residua rimasta nei tubi verrà espulsa, garantendo in questo modo un’erogazione completamente sicura dell’acqua.
Un servizio quello che tra qualche mese entrerà in funzione, che avrà diversi risvolti positivi, come ha ricordato lo stesso vice-sindaco: “L’obiettivo non sarà infatti solo quello di utilizzare l’ “acqua del sindaco” ma anche di contribuire a ridurre l’utilizzo delle bottiglie in plastica (Pet) che vengono realizzate con il petrolio, oltre a ridurre l’immissione di CO2 nell’atmosfera per lo smaltimento. Non solo, un altro fattore inquinante nell’utilizzare acqua in bottiglia deriva del trasporto su gomma, con autotreni che quotidianamente galoppano per la Penisola carichi di bottiglie”. Insomma questi sono in vantaggi ambientali ed economici della casa dell’acqua, ma per il Vice-sindaco ve ne sono altri e di diverso tipo: “Nei Comuni dove sono già stata installata, la casa dell’acqua è diventata un punto di incontro e di aggregazione per i cittadini e per l’Amministrazione un modo nuovo di entrare in contatto con la cittadinanza”.