LECCO – “La sentenza della Cassazione sul presidente Berlusconi è la goccia che fa traboccare il vaso della giustizia ingiusta. Tornare ad una “giustizia giusta” è invece l’obiettivo della campagna referendaria radicale: sei quesiti sostenuti anche dal Pdl. Un’occasione da non perdere, per realizzare dal basso una riforma che è stato impossibile approvare in Parlamento”. Lo sostiene il commissario provinciale del Pdl di Lecco, on. Michela Vittoria Brambilla, in due lettere, indirizzate agli eletti e ai militanti e ai cittadini, che invitano al massimo impegno per raccogliere firme in calce alle richieste referendarie.
Nei prossimi giorni saranno resi noti luogo, ora e giorni di apertura dei tavoli per le sottoscrizioni. Ma il commissario ricorda che i referendum si possono firmare anche nelle segreterie e negli uffici elettorali di tutti i Comuni, “ai quali faccio appello perché agevolino l’esercizio di questo diritto…”
Due quesiti riguardano la responsabilità civile dei magistrati. “Non più casi Tortora: il magistrato che sbaglia – spiega l’ex ministro – dovrà pagare. Invece chi ha incarcerato Tortora senza indagini e senza prove è entrato a fa parte del Consiglio superiore della magistratura”.
Un quesito mira a ridurre l’applicazione della custodia cautelare in carcere. “Il carcere preventivo – sottolinea l’onorevole Brambilla – viola palesemente il principio costituzionale della non colpevolezza. La pena non può precedere la sentenza, deve seguirla”.
Un altro quesito intende limitare il fenomeno dei cosiddetti magistrati “fuori ruolo”, collocati presso gli uffici legislativi dei gabinetti ministeriali. “Il ritorno dei magistrati alle funzioni originarie – sottolinea l’ex ministro – consentirà di smaltire più velocemente l’enorme quantità di processi civili e penali pendenti”.
Centrale per il PDL, al fine di ottenere una vera riforma della giustizia, il quesito sulla separazione delle carriere del pubblico ministero e del giudice, “l’unico modo – secondo la Brambilla – di realizzare il ‘giusto processo’ delineato dall’art.111 della Costituzione. Solo così si potrà parlare di effettiva imparzialità nelle aule di giustizia italiane”, puntualizza la parlamentare.
Sull’abolizione dell’ergastolo, invece, il Pdl non farà campagna. Ogni militante o simpatizzante deciderà liberamente.