Il Cda dell’Ausm di Calolzio si dimette. La Lega attacca il sindaco

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Marco Ghezzi, sindaco di Calolzio

Marco GhezzigheCALOLZIOCORTE – Il consiglio di amministrazione dell’Ausm ha rassegnato le dimissioni e il gruppo di minoranza della Lega Nord per voce di Mauro Ghezzi si fa sentire. Se da un lato invita “i cittadini di Calolziocorte” a “ringraziare l’ingegner Orlandi e gli altri componenti del Cda per il gran lavoro svolto con abnegazione in questi anni, nell’interesse esclusivo dell’azienda e quindi della collettività”, dall’altro lato punta il dito contro il sindaco Cesare Valsecchi e la sua Amministrazione.

“Il consiglio dimissionario ci lascia una società solida, completamente risanata, ancora in grado di stare sul mercato. Su richiesta del sindaco, e con grande senso di responsabilità, hanno accettato di restare un altro mese, per dare modo all’Amministrazione di sostituirli – spiega Ghezzi – La motivazione ufficiale è che lasciano per ragioni personali, ma tutti sanno che non è così e che non è solo per questo. Da tempo, infatti, pare lamentassero la totale assenza di indirizzi dall’Amministrazione, il disinteresse, la non collaborazione. Noi diciamo, anche, l’inadeguatezza della Giunta a gestire i problemi, troppe volte scaricati su Ausm”.

Il capogruppo della Lega Nord parla di abbandono… “Insomma, erano stati abbandonati e nemmeno resi partecipi delle ultime scelte sulla cessione del ramo d’azienda dei rifiuti. Non sono stati difesi dal sindaco, nemmeno quando in Consiglio comunale Silea ha implicitamente sostenuto che l’azienda è gestita male, dichiarando che con una diversa gestione si potrebbero raggiungere risparmi di almeno il 30% sui costi della raccolta. Sparate alla Renzi, non supportate dai numeri. Nessun consigliere di maggioranza ha eccepito nulla e tanto meno il signor sindaco. Silenzioso, come sempre. Anzi, non sono mancati gli attacchi. Nessuno deve disturbare il manovratore, cioè il sistema di potere del centro sinistra, che il sindaco Valsecchi conosce bene”.

ausm_logo_calolzioPoi il leghista ricorda come per la cessione del ramo di azienda (da gennaio 2015 il ramo idrico di Ausm passerà a Idroservice rimanendo così con la sola raccolta rifiuti e pulizia delle strade, poca roba per poter evitare il collasso) sia necessario e vitale accorparsi con un’altra realtà di settore e una seconda alternativa poteva essere la Servizi Comunali Spa di Sarnico.

“L’Amministrazione – prosegue Ghezzi – non ha voluto nemmeno prendere in considerazione, nemmeno discutere per il timore di scoprire che era competitiva e meno onerosa per i cittadini, ma anche più ecologica e moderna. Anzi, il sindaco ha persino minacciato di rivolgersi al ministero degli Interni per impedire la convocazione della Commissione Garanzie statutarie richiesta dalle minoranze, che aveva il solo obbiettivo di informare i cittadini. Incredibile, ma soprattutto inaccettabile”.

Quindi il leghista conclude snocciolando una serie di domande rivolte all’amministrazione Valsecchi e a tutto il gruppo di sinistra: “Dov’è finito il popolo di centrosinistra tanto attento alla trasparenza, alla partecipazione, sempre pronto a denunciare anche la più piccola parvenza di conflitto (anche solo etico) tra ruoli e competenze? Si muove solo a comando? Se il sindaco è così sicuro di fare la scelta giusta, perché ha paura di confrontarsi? Perché non vuole prendere seriamente in esame anche altre proposte oltre a quella di Silea? Perché non ha accettato di fare un incontro pubblico per fare chiarezza? Di più, chi vuole più trasparenza viene minacciato di querela. Ci chiediamo: le liste civiche che hanno determinato la vittoria del centrosinistra non hanno nulla da dire? Sono sicure che la scelta che il partito democratico e la sinistra radicale stanno imponendo loro (e soprattutto ai cittadini) sia la migliore per Calolziocorte? La conoscono bene? Devono sapere che, una volta fatta, non si potrà più tornare indietro per decenni. Riflettano sin che sono in tempo. La loro è una grande responsabilità di fronte ai cittadini”.