Jacopo Ghislanzoni lascia il PD e si candida con Vivere Lecco

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Jacopo Ghilanzoni

Mostra Ghislanzoni - Leuci (2)

LECCO – Già da qualche tempo si percepiva la frattura che si stava creando tra il gruppo del PD e il giovane consigliere comunale, il quale, in questi ultimi giorni, ha ufficializzato la sua decisione: Jacopo Ghislanzoni, 31enne artista lecchese, ha lasciato il Partito Democratico e alle prossime elezioni si presenterà con Vivere Lecco, la lista civica fondata da Ezio Venturini.

Una scelta, come spiega lo stesso Ghislanzoni, maturata in “cinque anni difficili” all’interno del gruppo democratico e palesata nell’ultimo confronto con il segretario cittadino del PD, Giovanni Fornoni: “Mi sono sentito trattare come un soggetto scomodo al partito, anche in questi anni mi è parso che la posizione che volevo esprimere, il mio modo di espormi, fossero vissuti più come un fastidio che come un contributo da prendere in considerazione e da sostenere. Capendo di non essere gradito, prima che mi venisse detto chiaramente, ho deciso di andarmene io”.

Un disagio vissuto in modo particolare riguardo alle politiche giovanili del partito: “Siamo stati eletti in quattro come giovani in Consiglio e siamo rimasti in due, dopo che se ne sono andati Prashant Cattaneo e Nives Rota; in questi anni ci siamo sempre chiesti se la nostra presenza fosse utile ad avanzare proposte oppure solo a garantire il numero legale e sostenere le decisioni delle Giunta. Insomma ci è toccato un ruolo di consigliere che è stato solo passivo. Non possono nascondere la mia delusione e la mia amarezza. Avrei voluto maggiore coinvolgimento, più condivisione, invece in cinque anni non ho mai ricevuto nemmeno una chiamata al telefono”.

Jacopo Ghilanzoni
Jacopo Ghilanzoni

Una visione critica, quella di Jacopo Ghislanzoni, anche rispetto a quanto fatto in un ambito a lui più vicino, quello dell’arte: “Premetto che non ho nulla di personale contro l’assessore Tavola, però con lui non è mai stato possibile il confronto, soprattutto riguardo alla gestione degli spazi per i quali è tuttora necessario un regolamento, chiarendone le possibilità di utilizzo e dando opportunità di esporre le proprie opere anche ai talenti del territorio. Quindi non una gestione esclusiva degli spazi pubblici, ma inclusiva. Penso poi alle iniziative che si sarebbero potute organizzare, con Api abbiamo raccolto 9 mila euro in un’asta di beneficienza, chissà quanti eventi analoghi avremmo potuto realizzare a Lecco. Sullo sport quello che stato fatto, o meglio che non è stato fatto, è sotto gli occhi di tutti. Credo che se non ce la fai a gestire una tematica allora è meglio delegarla ad altri”.

Al termine della sua esperienza in Consiglio Comunale, Ghislanzoni non nega di aver pensato più volte a non ricandidarsi: “Ero deciso a non presentarmi ma allo stesso tempo ero affranto per non essere riuscito a portare avanti i progetti sui quali speravo in un appoggio da parte del mio gruppo. Con Ezio Venturini c’è sempre stato un buon rapporto e condivisione di certe tematiche e opinioni, così quando mi ha proposto di entrare nella sua lista ho valutato questa idea e alla fine ho accettato. Non volterò le spalle a Brivio e non lascerò l’area di centrosinistra perché è a me vicina, però mi auguro che nei prossimi anni ci sia più decisionismo e più azione da parte del consiglio comunale, per dare voce a tutte le anime della città”.