Alla Leopolda anche volti del PD lecchese. “Ambigui? Assolutamente no”

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Gli esponenti del PD Lecco alla Leopolda 2019

Dem di Lecco all’evento annuale organizzato da Matteo Renzi a Firenze

“La Leopolda non è solo Renzi,  è per chi crede nella politica”

FIRENZE – La decima edizione edizione della Leopolda è stata tra le più attese e partecipate: dopo la separazione dal Partito Democratico, proprio per la due giorni di Firenze era annunciato il battesimo della nuova creatura politica di Matteo Renzi, “Italia Viva”.

Nonostante la scissione, anche quest’anno da Lecco non sono mancate le presenze di esponenti del Partito Democratico, alcuni di loro da sempre vicini alle posizioni dell’ex premier, ‘renziani’ rimasti per scelta nella compagine democratica.

Hanno preso parte all’evento di Firenze: Andrea Frigerio, Anna Sanseverino ed Anna Niccolai (consiglieri comunali), Maria Sacchi (membro direzione PD cittadino e provinciale) e Raffaella Panariti (tesserata PD).

Idee, passione, confronto

“La Leopolda è una fucina di idee, dove ci si confronta e nascono progetti per il futuro – spiega Raffaella Panariti – La Leopolda non è di Renzi, ma di tutti quelli che vivono la politica con passione e credono nella politica come progetti di medio e lungo periodo. Serve sogno e visione in politica”.

“Ascoltare, cercare di capire e non sottovalutare il pensiero altrui!” scrive Anna Niccolai.  “Passione, energia, fiducia nel futuro, voglia di fare e di farcela: è quello che si respira qui, nelle storie di coloro che si stanno avvicendando sul palco, giovani e meno giovani. Ed è quelli che mi piace” aggiunge Anna Sanseverino.

“Un pieno di energia di positività, di idee e soprattutto di gente, tanta gente appassionata della vera politica – dice Andrea Frigerio – Quella che si fa tra le persone e per le persone. Sentendosi orgogliosamente italiani ma soprattutto cittadini europei. Alla Leopolda ho respirato aria di Europa, aria di casa.

Oltre gli schemi, serve apertura

Alla Leopolda però si è ufficializzata la nascita di Italia Viva, il nuovo partito di Renzi. Non è stata ambigua la vostra presenza?

“Assolutamente no, perché la Leopolda è stato molto di più, non i 30 minuti in cui si è svelato il logo del nuovo partito e i fondatori hanno firmato l’atto costitutivo – dice Maria Sacchi – Si deve andare oltre lo schematismo che se persone che rivestono cariche in un partito non possono partecipare ad eventi di altri. Serve apertura, confronto e non chiusura su se stessi. È la mia seconda volta alla Leopolda ed è sempre entusiasmante ascoltare altre esperienze e best practices da poter implementare anche a livello locale”.