Ambientalmente Lecco: “Fase 2 e ripartenza. La parole d’ordine è mobilità sostenibile”

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Quattro proposte per favorire i percorsi in sicurezza di mobilità urbana

LECCO – “La fase due impone alla nostra città un ripensamento e una ripartenza anche sul tema della mobilità. La parola d’ordine deve essere una: mobilità sostenibile”.

Il gruppo civico Ambientalmente Lecco ne è fortemente convinto avanzando quattro proposte per favorire percorsi in sicurezza di mobilità urbana.

Secondo il gruppo guidato dall’assessore comunale Alessio Dossi, a causa delle normative sul distanziamento sociale, nella Fase 2 si verificherà una riduzione dell’utilizzo dei mezzi pubblici e un incremento dell’utilizzo dei mezzi privati, in particolar modo auto. Da qui, la necessità di incentivare percorsi di sicurezza di mobilità urbana per potersi spostare a piedi o in bicicletta.

“Gli autobus – spiegano da Ambientalmente Lecco – avranno delle forti restrizioni all’utilizzo dovute al distanziamento sociale, riducendo la capienza dei mezzi a quasi il 30%. E’ quindi probabile che la maggior parte della popolazione tenderà ad usare l’auto. Questo rischia di portare a forti intasamenti in futuro, soprattutto quando riprenderanno le scuole, con conseguente aumento di inquinamento, perdite di tempo e riduzione della sicurezza”.

Per affrontare questo scenario ambientalmente Lecco ritiene sia “fondamentale prepararsi”, proponendo 4 interventi.

“In primis, le auto non avranno bisogno di essere incentivate, perché verranno usate anche troppo. Quindi le ZTL dovrebbero rimanere come sono e i costi dei parcheggi devono rimanere tali”.

Il secondo punto, riguarda i percorsi in sicurezza di mobilità urbana che possono essere percorsi a piedi o in bicicletta: i cosiddetti sentieri urbani. “Vanno incentivati. Per farlo bisognerà mettere in campo una forte riduzione della velocità di percorrenza delle auto, creando diverse Zone 30 tra di loro interconnesse, così da creare un reticolo di percorsi più sicuri che possa spingere le persone a scegliere di spostarsi anche a piedi o in bicicletta, comunicando al meglio tali percorsi e dotandoli delle infrastrutture necessarie. Tra cui, per esempio, anche parcheggi sicuri per le due ruote”.

La terza proposta è quella di preferire gli spostamenti di vicinato e l’utilizzo di quei negozi che permettono di avere servizi senza attraversare la città. “Nella stessa direzione – aggiungono – va il ragionamento sul supporto allo smart working”.

Al quarto punto la sfida della riapertura delle scuole. “Bisognerà trovare il modo di incentivare l’utilizzo del piedibus di Lecco, riducendo l’afflusso delle macchine fuori dai cancelli delle scuole, garantendo alle famiglie però che i loro figli possano raggiungerle in sicurezza ma a piedi, quando possibile. Bisognerebbe anche valutare la possibilità, nelle scuole superiori, di incentivare il loro raggiungimento da parte degli studenti a piedi o in bici in base alla distanza dell’abitazione, magari coinvolgendo i docenti di scienze motorie con un ruolo che possa fungere da stimolo”.

Quindi da Ambientalmente Lecco concludono: “Queste sono solo alcune idee e il percorso per arrivare a contenere l’impatto di un mobilità auto-centrica sul Lecco non sarà certo semplice e richiederà una certa dose di coraggio e di voglia di guardare il tutto da nuove prospettive, ma crediamo che questa sia l’occasione giusta per andare incontro alle nuove esigenze senza soccombere alle vecchie abitudini”.