Bione, gestione e nuovi impianti. L’assessore: “Settimane decisive”

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Verso la scadenza l’attuale gestione del centro sportivo Bione di Lecco

Margini stretti per il bando sulla riqualificazione degli impianti, si rischia di andare fuori tempo

LECCO – Una nuova tegola in vista per il Bione: il prossimo agosto scadrà il mandato dell’attuale gestore del centro sportivo mentre le tempistiche sul project financing, che affiderà ad un nuovo operatore la riqualificazione della struttura e la sua conduzione, non sono ancora chiare.

Una situazione in realtà già vista lo scorso anno quando l’amministrazione comunale aveva raggiunto un accordo con l’attuale gestore, In Sport, affinché proseguisse nell’attività di altri dodici mesi, scongiurando l’interruzione di servizio. Ora il problema rischia di riproporsi.

La questione è emersa martedì in consiglio comunale dalla richiesta di informazioni avanzata in aula dal consigliere Simone Brigatti (Forza Italia) e dalle risposte degli assessori competenti.

L'assessore Emanuele Torri
L’assessore Emanuele Torri

Maria Sacchi, delegata ai Lavori Pubblici, ha riferito degli interventi relativi alle due torri faro del campo di atletica e di quelli per il rettilineo indoor finanziati con risorse da Regione Lombardia e sulla proposta, approvata dallo stesso ente regionale, di utilizzare i contributi stanziati per la sistemazione degli spogliatoi del campo 1 anziché per la realizzazione del campus dopo scuola, che dovrebbe venire realizzato nell’ambito della finanza di progetto.

“E’ stato affidato l’incarico per un monitoraggio ambientale che si è reso necessario e le cui risultanze saranno recepite nel progetto esecutivo- ha spiegato l’assessore  Sacchi – i lavori saranno affidati nel mese di novembre e gli spogliatoi saranno utilizzabili nel 2023”.

Emanuele Torri, assessore allo Sport e all’Educazione, è invece intervenuto in merito al futuro bando di gestione e riqualificazione del centro sportivo: “Dopo la chiusura della manifestazione di interesse, abbiamo incontrato in questi mesi gli operatori che hanno avanzato le quattro proposte sul tavolo (vedi articolo precedente) in modo da poterle approfondire”.

Le aree di intervento del futuro project financing

Oggi, ha spiegato Torri, “sono due le prospettive: se arrivasse da un proponente la proposta di project financing avremmo 90 giorni per valutarne l’interesse pubblico e per metterla a bando nel tempo di due mesi previsti dalle normative. Altrimenti possiamo promuovere noi un bando che faccia sintesi delle proposte arrivate. Sicuramente – ha assicurato l’assessore – non vogliamo interrompere il servizio. Le prossime settimane saranno decisive”.

“Mi pare che siamo già oltre i tempi – ha commentato dalla minoranza Brigatti – abbiamo perso un altro anno e dovremo implorare ancora una volta l’attuale gestore per qualche mese ancora, mettendo di nuovo risorse per un centro sportivo inadeguato alla nostra città”.