Dopo il bando fallito per errore, Cattaneo assicura: “Progetto importante per la città, non si fermerà”
Pioggia di critiche dall’opposizione. La Lega: “Figuraccia”. Ciresa: “Le risorse si trovino dai ristori Covid non utilizzati”
LECCO – “E’ un errore che anche io considero grave, avvenuto sotto la mia responsabilità e delle persone che lavorano con me”. Anche in consiglio comunale, l’assessore Giovanni Cattaneo si è preso la propria parte di colpe rispetto alla partecipazione fallita, per un mero errore di presentazione della domanda, al bando regionale del DUC (Distretto del Commercio Urbano) che avrebbe portato alla città oltre 600 mila euro destinati a sostenere le attività commerciali.
Un’assunzione di responsabilità che nei giorni scorsi l’assessore aveva già espresso in una lettera inviata alle associazioni dei commercianti (vedi articolo precedente) ma non sufficiente a placare le critiche da parte dei consiglieri di opposizione, che nella seduta di lunedì hanno incalzato Cattaneo sull’accaduto.
“C’è stata una leggerezza e vorremo capire chi dobbiamo ringraziare per i soldi persi – è intervenuto Antonio Rossi – la macchina amministrativa era uno dei cambi di passo da voi promessi e questa leggerezza non andava fatta. E’ dovuta alla stanchezza del personale? Sentiamo voci di chi vorrebbe cambiare sede amministrativa. Ora come pensate di trovare questi fondi per il commercio?”
Più che una leggerezza, “una figuraccia – ha commentato Cinzia Bettega della Lega – non si può chiamare in altro modo. Come è stato possibile non presentare nei termini dovuti ad un bando aperto a metà maggio e in scadenza il 6 settembre? Sono stati caricati documenti pochi minuti prima della scadenza, questo è accaduto”. La consigliera del Carroccio ha chiesto che vengano convocate sul caso la commissione commercio e la commissione di controllo e garanzia “perché non è possibile lavorare così”.
“Il Comune eroghi 200 mila euro ai commercianti”
“Sbagliare è umano ma quanto successo è molto grave – ha sottolineato il consigliere Peppino Ciresa – molti operatori avevano già programmato degli interventi per la propria attività e ora si vedono stravolta questa possibilità. Le risorse del bando sarebbero state una boccata di ossigeno per la città nei tempi bui vissuti in questi anni. Prima c’è stata la crisi del 2008 quando molte attività hanno chiuso e ci sono stati casi di persone che si sono tolte la vita. Poi è arrivato il Covid e dopo la pandemia i rincari sulle materie prime ed ora le bollette, la goccia che ha fatto traboccare il vaso per molte attività. Diversi colleghi chiuderanno a fine anno perché non ce la fanno più”.
Ciresa, storico volto del commercio cittadino, ha chiesto che sia il Comune a metterci i soldi: “I commercianti si aspettano l’erogazione dei 200 mila euro e le risorse si possono trovare, per esempio dal residuo dei ristori per l’emergenza Covid, non spesi interamente. Si può attingere da lì e per distribuire questi fondi si può fare un bando a livello comunale come quello della Regione”.
L’assessore: “Si va avanti”
“Ciò che quel progetto contiene è l’inizio di un processo di attenzione ad una parte della città e prevede l’allargamento del DUC verso la Piccola e la Malpensata e questo processo non si fermerà per un errore che non andava fatto” ha spiegato l’assessore.
Le modalità con cui l’amministrazione intende procedere non sono state esplicitate ma Cattaneo ha assicurato la “massima determinazione” a proseguire sulla strada tracciata e ha poi difeso il personale del municipio: “E’ stato fatto passare il messaggio che ci sia una prevalenza di persone non in grado di portare a termine il lavoro. Non è vero. Ci sono tante persone all’interno di questo ente che lavorano in maniera puntuale e portano a casa risultati importanti come accaduto per altri bandi a cui abbiamo partecipato”.