In Consiglio Comunale accesa discussione sulla delibera, votata dalla maggioranza. La proprietà annuncia il ricorso
Il sindaco Gattinoni: “Non ci fermiamo, la città ha bisogno di queste infrastrutture”
LECCO – Il Comune procederà con l’iter per l’esproprio di via Castagnera, area funzionale al progetto del discusso hub dei bus. Il Consiglio Comunale si è espresso lunedì sera a favore della delibera “Progetto multimodale urbano – Collegamento pedonale di via Castagnera. Reiterazione del vincolo preordinato all’esproprio e contestuale dichiarazione di pubblica utilità”, a votare pro, la maggioranza, contrario invece il voto della minoranza. Il tratto in questione della via, un corsello di asfalto lungo 25 metri ha, ha creato non pochi problemi all’amministrazione comunale, nello specifico la mancata presentazione nei tempi prescritti della documentazione necessaria a dimostrare la disponibilità dell’area interessata all’intervento, è costata la revoca del finanziamento di oltre 14 milioni erogato da Regione Lombardia.
Il voto di lunedì sera non sorprende. Che non sarebbe stata una discussione facile lo si era capito già dalla scorsa settimana quando, durante la commissione V, la minoranza aveva deciso di abbandonare i lavori per un errore nella trasmissione del testo della delibera, inviato con delle modifiche poco prima dell’inizio della commissione e non a tutti i consiglieri (l’unica a ricevere il nuovo documento era stata Lorella Cesana, Lecco Ideale, ndr).
L’annunciata battaglia è andata in scena ieri sera in Aula, con un primo momento di tensione in apertura del Consiglio Comunale, quando, dopo aver denunciato la gravità di quanto accaduto in sede di commissione, i gruppi di opposizione hanno estratto le tessere di presenza facendo saltare il numero legale e quindi costringendo il presidente del consiglio Roberto Nigriello a sospendere la seduta il tempo necessario a ripristinare i numeri (in Aula mancavano alcuni consiglieri di maggioranza, ritardatari). I lavori sono ripresi intorno alle 19.15.
Arrivati al punto (il terzo all’ordine del giorno), il consigliere della Lega Stefano Parolari ha chiesto formalmente di rinviare la discussione della delibera: “Ci son stati troppi problemi nella trasmissione di questo documento – ha evidenziato – il giorno della commissione il nuovo testo è stato trasmesso alle 16.50 con inizio lavori alle 18, oggi, giorno di voto in Aula, arriva la delibera con emendamento del sindaco alle 14.30. Credo che stante tutto abbiamo necessità di comprendere l’intento di cosa si sta facendo, troviamo inoltre di poco rispetto l’assenza dell’assessore competente Giuseppe Rusconi”.
Dopo aver messo ai voti la proposta, bocciata dalla maggioranza, le opposizioni hanno proposto una decina di emendamenti alla delibera, circostanza che ha portato il presidente del consiglio a sospendere nuovamente i lavori per 10 minuti circa. Alla ripresa della seduta, tutti gli emendamenti, incluso quello del sindaco Gattinoni, sono stati giudicati inammissibili (con tanto di scuse del presidente Nigriello) perché pervenuti fuori tempo massimo previsto dal regolamento (10 di mattina, ndr). Inutile dirlo, benzina sul fuoco: “Se non avessimo fatto questa boutade ci avreste fatto votare un emendamento inammissibile” ha commentato Lorella Cesana “questa delibera, che di fatto va verso un nuovo esproprio, ci espone ad altri ricorsi e contenziosi che aggraveranno una situazione già faticosa. Sono già stati spesi 12 mila euro per un Consiglio di Stato poi respinto, ne vogliamo spendere altrettanti?”.

E’ stato il sindaco Mauro Gattinoni ad illustrare la delibera: “Si tratta in sostanza di reiterare un vincolo preordinato all’esproprio lungo via Castagnera, non uno sfizio di questa amministrazione ma già previsto nel pgt del 2014: è un tema annoso e dibattuto, creare una cerniera di collegamento tra la stazione e la fascia mediana della città, tramite allargamento dell’asservimento ad uso pubblico di via Castagnera per almeno 3 metri, da raccordare poi con percorsi già esistenti. La stessa descrizione si trova nel Pgt adottato lo scorso luglio. L’emendamento che avevo presentato – ha sottolineato – non cambiava la sostanza del contenuto della delibera, solo la cronologia di presentazione delle premesse”. Nello specifico, il vincolo per l’esproprio sarà apposto su 730 metri quadri di proprietà mentre il raccordo di via Castagnera prevederebbe l’abbattimento parziale di un capannone dell’ex Mollificio Codega, già dismesso.
Il dibattito, come prevedibile, è stato acceso. “La perdita di 14 milioni di finanziamenti è colpa esclusiva del vostro modo incompetente di gestire la procedura” il commento di Cinzia Bettega (Lega), mentre Lorella Cesana ha sottolineato come sarà praticamente impossibile per il Comune riottenere il finanziamento erogato da Regione: “Se con questa mossa si volesse impugnare il decreto per cui è stato revocato il contributo, quel contenzioso interesserà non solo la Regione ma gli altri tre comuni a cui sono già stati riassegnati i fondi, Varese, Monza e Como. Ripeto, siamo certi di volerci imbarcare nell’ennesima battaglia legale che andrà persa?”.
Corrado Valsecchi (Orizzonte per Lecco) ha aggiunto: “Il vostro è un accanimento che non si spiega, andare a colpi di esproprio non è mai un bene, questo rischia di diventare il filo conduttore della vostra maggioranza. Io ricordo solo che i residenti del supercondominio Monte Legnone di via Balicco hanno già speso 50 mila euro per difendersi al Tar ed ora a quelli di via Castagnera, che hanno dovuto rivolgersi ad uno studio legale, succederà lo stesso. Non possiamo depauperare il patrimonio dei privati cittadini in questo modo”.
Il leghista Stefano Parolari ha commentato: “Questa delibera andava fatta tre anni fa, non oggi. La richiesta di rinviare il dibattito era per darvi il tempo di mettere bene le cose a posto, chi amministra non rappresenta solo sé stesso, ma l’intera comunità”.
A smorzare i toni, così come in commissione, è stato nuovamente Casto Pattarini (PD): “Questo vincolo era già previsto nel Pgt del 2014 eppure ai tempi nessuno della proprietà aveva fatto pervenire osservazioni. La città sta cambiando, l’esigenza va oltre l’hub dei bus anche se alla fine per questo progetto è diventata pressante. Condivido tutte le polemiche sull’esproprio fatte dai colleghi dell’opposizione ma credo che via Castagnera sia davvero strategica per la città che sta cambiando e che quel passaggio nello specifico serve lo abbiamo scritto in due Pgt. Il mio auspicio è che ci siano dei margini per tenere conto delle esigenze della proprietà e trovare un accordo”.
A replicare in modo netto il sindaco Gattinoni: “Non vogliamo vessare nessun tipo di cittadino, ed è vero, ci sono tanti modi per ottenere una proprietà che non siano l’esproprio, come la negoziazione o la donazione. Siamo arrivati a questo percorso ‘forzoso’ perché l’impegno preso e sottoscritto con i proprietari nell’autunno 2024 e allegato alla domanda di presentazione al bando di Regione che ci ha poi finanziati non è stato onorato nei termini previsti. E’ stata questa inadempienza a costringerci ad attivare questo percorso, nel mentre abbiamo cercato di trovare un accordo con la proprietà che però non è stato trovato, altrimenti non saremmo qua a discuterne. Come ho già avuto modo di ribadire più volte – ha continuato il sindaco – l’hub è uno spazio di prossimità dove avviene la multimodalità, concordo che sarebbe più comodo per tutti poter parcheggiare i bus al Bione, lontano dai condomini, ma al Bione non c’è multimodalità, che c’è invece vicino alla stazione, ai taxi, ai percorsi pedonali etc. Voglio essere chiaro: il progetto non si ferma, anche se non abbiamo un euro al momento. Faremo tutto ciò che è nelle nostre competenze per dotare la città di una struttura fondamentale anche nell’ottica degli importanti sviluppi previsti intorno alla ferrovia, cito per fare l’esempio più noto i collegamenti con il Ticino e Orio al Serio. Troveremo altre risorse, se possibile, ma non ci fermiamo, perché la città ha bisogno di queste infrastrutture”.
Alla votazione la delibera ha raccolto il consenso della maggioranza e il voto contrario della minoranza. In Aula erano presenti alcuni rappresentanti della proprietà dell’area di via Castagnera interessata dal provvedimento e il legale difensore, avvocato Nives Bonetti, che ha già annunciato il ricorso.

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