Lavelli (Azione Lecco): “Preoccupazione per lo svuotamento dei presidi territoriali sanitari”

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Queste le parole della segretaria provinciale di Azione Eleonora Lavelli, che ha condiviso le proprie preoccupazioni con il Consigliere regionale di Azione, Massimo Vizzardi, in un incontro urgente che si è tenuto il 13 dicembre presso gli uffici di Palazzo Lombardia.

LECCO – La segretaria provinciale di Azione Eleonora Lavelli ha condiviso le proprie preoccupazioni con il Consigliere regionale di Azione, Massimo Vizzardi, in un incontro urgente che si è tenuto il 13 dicembre presso gli uffici di Palazzo Lombardia.

“Apprendiamo, con forte preoccupazione, che il trend di svuotamento dei presidi sanitari sul territorio della provincia, e del meratese in particolare, continua a mietere vittime.
L’ultimo polo ad essere stato fortemente ridimensionato è la sede meratese di ATS Brianza. A rimanere operativo a Merate, in via S. Vincenzo, sarà infatti esclusivamente il servizio veterinario front office, ridotto però a due soli dipendenti, mentre la restante parte del dipartimento di veterinaria e l’intero dipartimento di igiene e prevenzione sanitaria è stato, oggi per domani, trasferito presso altre sedi.
Crediamo che gli attuali vertici delle principali aziende sanitarie lecchesi (ATS Brianza e ASST Lecco) abbiano dato prova di considerare insignificanti, e quindi sacrificabili, i servizi sanitari presenti sul territorio meratese. Questa scelta, a nostro avviso, è frutto di miopia e procurerà gravi conseguenze: senza servizi capillari per i cittadini, specie gli anziani e le persone più fragili, diventa molto complesso accedere alle cure e ai servizi sanitari, tenuto conto delle carenze lampanti del servizio di trasporto locale, che incide sull’impegno richiesto alle famiglie.
Ma non solo.
La vicinanza alle cure e ai servizi sanitari incide evidentemente anche sulla scelta del paese in cui risiedere e per questo temiamo che il territorio meratese, nel prossimo futuro, possa diventare meno attrattivo, con conseguente progressivo spopolamento, come sta avvenendo in altre zone della provincia!
Non ci rimane che sperare che l’imminente cambio di cariche delle due aziende sanitarie possa invertire questa tendenza e confidiamo davvero che le nuove dirigenze dimostrino maggiore visione, ascolto al personale sanitario e ai cittadini e attenzione a tutto il territorio, di cui c’è assoluto bisogno”.