Dopo i fatti di Piazza Affari, il centrodestra in Comune chiede più controlli contro i violenti: “Rischio escalation”
L’assessore: “Fatti gravi, c’è l’attenzione di tutti”. I controlli saranno rafforzati ma per ora non ci saranno presidi fissi di polizia
LECCO – Non è la prima volta che in Consiglio Comunale si solleva il tema della sicurezza in città e quanto accaduto sabato sera in Piazza Affari (vedi articolo) suona come l’ennesimo campanello di allarme di un fenomeno, quello della violenza tra i giovani, che ora inizia a preoccupare anche Lecco.
“Piazza Affari non è di nessuno, o meglio è di tutti! Trovo intollerabile che vi possano essere zone della città senza legge, dove pochi delinquenti in erba pensino di avere diritti superiori agli altri. Sono mesi, nonostante l’emergenza sanitaria, che assistiamo ad un escalation di aggressioni, violenze è comportamenti gravi ed irrispettosi” è intervenuto lunedì sera in aula il consigliere comunale Emilio Minuzzo (Forza Italia – Lecco Merita di Più)
“Si pensi – ha aggiunto – che la sola stazione è stata teatro di almeno quattro episodi gravi solo nelle ultime settimane, la Piccola dove gli sgomberi sono all’ordine del giorno, senza esito permanente, in alcuni rioni come a Rancio alta sono state fate molteplici segnalazioni. Ma il clou lo abbiamo avuto sabato sera con un la maxi aggressione in Piazza Affari, una rissa a piazza Cermenati e infine una aggressione con furto fuori dal Comune”.
Lo stesso Minuzzo ha chiesto quale fosse lo stato delle telecamere del sistema di video sorveglianza cittadino, se tutte operative e se c’è almeno un operatore di Polizia Locale che le guardi in tempo reale per poter mobilitare gli agenti in caso di necessità. “Credo quindi che, senza riserva di sorta, si possa e si debba parlare di una vera emergenza, sia in termini di legalità che a questo punto di cultura della legalità. Questi fenomeni devono essere fermati subito, con mano ferma dell’autorità: deve essere chiaro che nella nostra città non c’è spazio per chi non rispetta le regole del vivere civile. Temo – conclude – che se non saremo rapidi nell’intervenire e nel rispondere a queste azioni eversive, nei prossimi mesi ci aspetta una ulteriore escalation che renderà questa situazione impossibile da gestire”.
Servono rinforzi in centro
Non è l’unico esponente dell’opposizione ad intervenire, tutte le forze di centrodestra hanno sollevato, una dopo l’altra, il problema: “I fatti accaduti nelle piazze centrali sono gravissimi – ha sottolineato Giacomo Zamperini (FDI) – Ci sono possibilità che la legge ci offre, tra queste l’istituzione di un presidio fisso delle forze dell’ordine e se non sono sufficienti si utilizzi l’esercito con l’operazione ‘Strade Sicure’, che può fungere da deterrente”.
“Avevo già segnalato mesi fa gruppi di ragazzi con atteggiamenti rischiosi per la pubblica sicurezza – ha aggiunto il suo collega di partito e volto dei commercianti Marco Caterisano – deve essere una priorità cercare di evitare che accadano episodi di questo tipo. Altri sabati sera abbiamo dovuto assistere a risse ben localizzate in due punti della città e sempre con le stesse persone, facilmente riconoscibili. Vediamo le pattuglie in centro negli orari pomeridiani e non la sera quando servirebbero di più. E’ a rischio la sicurezza degli stessi agenti: in piazza Cermenati, in una precedente occasione, in due hanno dovuto tenere a bada una quarantina di giovani con atteggiamenti strafottenti contro le forze dell’ordine”.
Dal centro ai rioni
Filippo Boscagli (Lecco Ideale) ha ricordato che anche nel rione di Pescarenico si sono registrati episodi di violenza, “nelle vie storiche del nucleo vecchio e in piazza Era. Episodi pessimi che devono essere stroncati immediatamente”. Boscagli ha inoltre ricordato gli atteggiamenti incivili dei padroni di cani sempre a Pescarenico, delle deiezioni non raccolte sulla strada, e quelli irrispettosi nel fine settimana a Rivabella, con i barbecue che ‘affumicano’ l’aria sulla ciclabile a lago.
“Anche la zona della Meridiana è sensibile e oggetto di numerose segnalazioni – ha rimarcato Cinzia Bettega della Lega – il problema della sicurezza ha conseguenze anche sul commercio, sulla mobilità se si parla dell’utilizzo dei parcheggi, dei soldi pubblici se ci sono danneggiamenti agli arredi urbani. E’ una questione di benessere e qualità della vita dei cittadini”.
“Le cose succedono perché si raccoglie quel che si semina – ha aggiunto sempre dalla Lega, Stefano Parolari – da qualche anno era palese che queste situazioni potevano manifestarsi. Serve molta serietà nell’agire altrimenti assisteremo ad un’escalation di episodi”.
“Senso di disagio e ribellione incontenibile”
“Non vi è alcuna difficoltà anche da parte nostra nel sottolineare il problema, sono fatti gravissimi – ha risposto l’assessore e vicesindaco Simona Piazza – purtroppo, come emerso nel confronto con le forze dell’ordine, questo è un fenomeno complesso che non riguarda solo Lecco ma è presente a livello nazionale, acuito in parte dalla pandemia dovuto ad un senso di disagio e ribellione molto forte, alle volte incontenibile”.
“Parliamo di gruppi di ragazzi, adolescenti e altri già maggiorenni, italiani e stranieri – ha aggiunto Piazza – Già nelle scorse settimane è stato convocato sul tema il comitato dell’ordine e della sicurezza in Prefettura. Le prime decisioni prese sono un rafforzamento del passaggio delle forze dell’ordine che, al momento, non hanno rilevato la necessità di avere dei presidi fissi in queste zone”.
“Continueremo inoltre con interventi di ambito sociale, già in atto, legati a marginalità e fragilità- Purtroppo – ha ribadito l’assessore – è un tema complesso”.
Telecamere tutte attive, presto di nuove anche alla Piccola
L’assessore ha rassicurato sul funzionamento di tutte le telecamere cittadine, complessivamente 163, “in alcuni casi sono un deterrente, in altre un aiuto per le indagini”. Proprio sui fatti di Piazza Affari, gli agenti della Questura hanno potuto visionare le immagini del sistema di videosorveglianza cittadino che saranno quindi utili a identificare gli autori del pestaggio.
Nuove apparecchiature saranno installate anche nell’area dell’ex Piccola, ora proprietà del Comune, e in altri punti indicati dalla Questura.