La relazione tecnica è stata depositata. L’assessore: “Nessuno ancora ha visto niente”
I consiglieri Valsecchi e Minuzzo: “Mente, si deve dimettere” ma dal Comune confermano.
LECCO – E’ di nuovo scontro sulla vicenda della futura sede del municipio di Lecco: alta tensione giovedì sera tra l’assessore Maria Sacchi e i consiglieri comunali Corrado Valsecchi (Appello per Lecco) ed Emilio Minuzzo (Forza Italia) che hanno incalzato la responsabile delle opere pubbliche in merito alla relazione dei tecnici sulla candidatura dell’ex Banca Popolare.
Un report atteso ben oltre i tempi previsti e di cui non si aveva più notizia. Fino a mercoledì sera quando l’assessore Sacchi ha spiegato in commissione perché non vi fosse alcuna voce in bilancio per il nuovo palazzo comunale: “Sgombriamo le cose da ogni possibile ombra, il nuovo municipio non trova spazio in bilancio perché non è stata fatta alcuna scelta in merito. Nemmeno gli assessori hanno visto in giunta la relazione tecnica, nessuno ha visto niente e le scelte il consiglio le deve compiere sulla base di documentazione ed analisi. Pertanto se chi governa non lo ha visto nulla, a cascata, per ragioni logiche, nemmeno i consiglieri commissari possono discutere nel merito”.
Eppure, sarebbe bastata la richiesta agli atti dei due consiglieri per reperire e visionare il report. Lo riferiscono gli stessi Valsecchi e Minuzzo:
“Si può tergiversare, edulcorare le argomentazioni, ma se si è un amministratore, un assessore comunale mentire ad una commissione consiliare è gravissimo. Ieri sera abbiamo fatto una richiesta di accesso agli atti prontamente soddisfatta dagli uffici competenti che hanno trasmesso non solo il protocollo, ma anche il testo della relazione depositata al protocollo comunale il 28 febbraio 2022. Quindi stante a quello che ha affermato l’assessore ai lavori pubblici ieri sera, i consiglieri di opposizione vedranno la relazione prima dell’assessore competente e del Sindaco dopo 17 giorni dal deposito”.
“La gravità della situazione non può non farci interrogare se l’assessore che ha mentito sapendo di mentire può rimanere al suo posto? – attaccano Valsecchi e Minuzzo – Un atto gravissimo che mina il rapporto di reciprocità e fiducia tra rappresentanti dell’istituzione. Chiediamo al sindaco se non ritiene doveroso prendere provvedimenti immediati verso un comportamento irresponsabile e inadeguato di un suo assessore. Non si può far finta di nulla e soprattutto ci aspettiamo che il Sindaco intervenga evitando di essere coinvolto in una vicenda di menzogne che non possono essere tollerate da chi intende rappresentare la comunità”.
La replica dell’amministrazione comunale
Nella giornata di ieri, venerdì, in una nota ufficiale il Comune ha replicato alle accuse dei due consiglieri di opposizione, difendendo l’assessore Sacchi:
“L’Amministrazione del Comune di Lecco conferma quanto da lei riportato rispetto all’iter dell’individuazione di una nuova sede comunale. Nello specifico ribadisce che la Giunta comunale non si è ancora riunita per valutare in ordine al nuovo municipio in quanto l’istruttoria tecnica è tutt’ora in corso. Pur all’interno di una vivace dialettica democratica – hanno aggiunto dal municipio – l’Amministrazione auspicherebbe, da parte di chi riveste ruoli pubblici, un atteggiamento di maggior rispetto istituzionale, oltre che personale”.