Navigazione laghi: i consiglieri vogliono (all’unanimità) il trasferimento alla regioni

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Approvata in Regione la risoluzione per la regionalizzazione della navigazione

Da oltre 20 anni Regione Lombardia attende la gestione esclusiva  della navigazione

MILANO – La Lombardia sollecita la regionalizzazione della navigazione dei laghi e lo fa con l’approvazione unanime in Consiglio regionale di una Risoluzione che chiede la piena attuazione del decreto legislativo n 422 del 1997 sul trasferimento alle regioni territorialmente competenti della gestione governativa per la navigazione dei laghi di Como, Maggiore e di Garda.

Il documento, firmato anche dal presidente del Consiglio regionale, prevede che il Ministero dei Trasporti predisponga un piano di risanamento tecnico-economico e chiede anche che una volta ottenuta la regionalizzazione del servizio vengano coinvolti gli enti locali e gli altri enti che si occupano della gestione delle risorse lacuali.

Il consigliere Mauro Piazza (FI)

“Ad oggi non si è giunti ancora alla regionalizzazione del servizio – ha detto il consigliere regionale Mauro Piazza (FI) – perché il Governo non ha ancora attuato e predisposto il piano di risanamento tecnico-economico”.

“E’ da quasi vent’anni che Regione Lombardia sta aspettando che gli sia affidata la gestione esclusiva di questa competenza, che una volta ottenuta sarebbe uno strumento di sviluppo economico e turistico straordinario per tutto il Lario – continua il Presidente della Commissione Autonomia -. Non possiamo più attendere: auspico che il Governo si attivi nei tempi più rapidi possibili per dare piena attuazione alla progressiva regionalizzazione del servizio di navigazione e non si comporti come per la richiesta dell’autonomia della nostra regione”.

Il presidente del Consiglio Alessandro Fermi

“Regionalizzare al più presto la navigazione dei laghi lombardi. Il Governo nazionale dia piena e rapida attuazione a quanto previsto nel decreto legislativo 422 del 1997 che prevedeva che la gestione governativa per la navigazione dei laghi di Como, Maggiore e di Garda, fosse interamente trasferita alle regioni territorialmente competenti. Poter gestire direttamente questa competenza sarebbe uno strumento di sviluppo straordinario per i nostri territori: per questo in Consiglio regionale oggi abbiamo formalmente sollecitato il Governo Conte affinché sia attuata nei tempi più rapidi possibili la progressiva regionalizzazione del servizio di navigazione”.

“Garantire un adeguato e competitivo collegamento tra le sponde del lago – ha aggiunto – può sicuramente contribuire anche a ridurre il traffico su gomma e l’impatto sulla viabilità del territorio, decongestionando le principali tratte di attraversamento urbano a beneficio pure della qualità dell’aria e della qualità di vita”.

Il consigliere Raffaele Erba (M5S)

“La regionalizzazione del servizio di navigazione dei laghi doveva vedere compimento 20 anni fa dato che il termine per il conferimento della competenza è scaduto il 1° gennaio 2000 – ha dichiarata Raffaele Erba durante il suo intervento –. Accogliamo con favore l’iniziativa, una scelta che ci piace anche nell’ottica di quel regionalismo differenziato che può portare ad un miglior impiego delle risorse e a un maggior riavvicinamento delle istituzioni al territorio. E’ un tema su cui dobbiamo continuare a lavorare di concerto ed è un tema  dei territori che deve trovarci uniti. Sappiamo che i tempi di attuazione non saranno brevi, teniamo presente per esempio che due laghi sono condivisi con altre due regioni. Ma non per questo devono diventare un pretesto per facili strumentalizzazioni”.

“Questa sarà l’opportunità per avviare un progetto organico di intermodalità dei trasporti di cui dovrà necessariamente farsi carico Regione Lombardia. Speriamo che la Regione riesca a cogliere l’importanza della sfida, vista la pressante esigenza di ridurre il traffico su gomma e di avviare il decongestionamento delle tratte stradali, con risvolti positivi anche sulla lotta all’inquinamento. Cogliamo l’occasione anche per una maggiore integrazione con gli altri mezzi di trasporto: oggi l’obiettivo deve essere fornire un servizio di trasporto pubblico che sia una valida alternativa al mezzo privato”.

I consiglieri regionali Angelo Orsenigo e Raffaele Straniero (PD)

“In realtà non sono 19 anni che aspettiamo questo provvedimento, ma ben 42, dal momento che il primo riferimento normativo alla regionalizzazione dei laghi risale al lontano 1977. Bisogna lavorare sull’aspetto economico, poiché la navigazione produce ricavi per 30 milioni di euro a fronte di 60 milioni di spesa, uno scoglio che va superato per l’importanza del trasporlo lacuale”.

“Si tratta di un atto fondamentale che potrà solo migliorare l’efficienza della gestione di un servizio la cui importanza non è da intendere solo in chiave turistica, ma anche e soprattutto dal punto di vista della mobilità – dice Straniero, sottolineando l’importanza del coinvolgimento degli enti locali – un punto di arrivo che deve essere soprattutto un punto di partenza”.

“In questo modo sarà possibile – aggiunge Orsenigo – rendere il servizio meno oneroso per coloro che tutti i giorni sono costretti a usare la navigazione per raggiungere i luoghi di studio e lavoro, spendendo cifre notevoli”.

“Il ritardo della regionalizzazione ha avuto effetti che hanno penalizzato lo sviluppo del servizio – spiegano i consiglieri dem – È solo di questi giorni l’attivazione di una modalità on line di acquisto dei biglietti della navigazione, un ritardo inconcepibile per un servizio con un’alta valenza turistica e una clientela spesso straniera. Tuttavia non è ancora possibile includere la navigazione nei biglietti integrati di trasporto locale che Regione sta definendo in questi mesi con le Agenzie del Tpl, mentre è insufficiente l’integrazione d’orario con treni e bus. Sarebbe quindi opportuno che Regione iniziasse a lavorare con il Ministero e la Gestione governativa della Navigazione Laghi per anticipare, con appropriate iniziative, l’integrazione dei servizi di trasporto lacuale con il Tpl regionale, in termini di bigliettazione e di armonizzazione degli orari”.

“La vetustà della flotta, determinatasi in questi anni per l’insufficiente rinnovo del naviglio a causa della tendenza a prolungare il mantenimento in esercizio di unità vecchie e obsolete, ha riflessi anche sui risultati economici che potrebbero essere superati solo con il risanamento tecnico-economico connesso previsto nell’ambito del trasferimento alle Regioni. Inoltre, è più conveniente perché colloca la navigazione dei laghi all’interno di un più ampio disegno di valorizzazione turistica, ambientale, economica e trasportistica del territorio servito. La percentuale dei ricavi rispetto ai costi può essere aumentata in modo significativo solo attraverso una gestione diversa, che attragga una domanda oggi non completamente valorizzata. Dalle stime realizzate, il coefficiente di esercizio, pari attualmente al 50%, potrebbe salire addirittura al 100% (nei mesi estivi siamo già all’85%), con la possibilità di ripagare i costi di gestione”.