Presidente della Repubblica, rieletto Sergio Mattarella

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Sergio Mattarella, eletto per la seconda volta Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella, eletto per la seconda volta Presidente della Repubblica

Nella mattinata di oggi è stata raggiunta l’intesa

Il Capo dello Stato è stato rieletto con 759 di voti

LECCO – Si è svolta nel pomeriggio di oggi, sabato 29 gennaio, dopo una settimana a dir poco complicata l’ottava votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati regionali per eleggere il Presidente della Repubblica. Il quorum richiesto era quello della maggioranza assoluta dei componenti del Collegio (505), ma le preferenze per la rielezione di Sergio Mattarella sono andate ben oltre con 759 voti.

In tarda mattinata, infatti, è stata raggiunta un’intesa nel vertice di maggioranza sul bis. Nonostante la reiterata volontà Mattarella di non essere eletto per la seconda volta, c’è voluta (ancora una volta dopo Napolitano) la figura del Capo di Stato uscente per sbloccare un’elezione che dopo oltre cinque giorni non trovava una via d’uscita, situazione che ha sottolineato l’incapacità della politica di trovare una figura diversa.

Sergio Mattarella, nato a Palermo il 23 luglio 1941, è un politico, giurista, accademico e avvocato italiano. Dal 1983 al 2008 è stato deputato, prima per la Democrazia Cristiana (di cui fu vice segretario) e poi per il Partito Popolare Italiano, La Margherita e il Partito Democratico. Ha ricoperto la carica di ministro per i rapporti con il Parlamento (1987-1989), di ministro della pubblica istruzione (1989-1990), di vicepresidente del Consiglio (1998-1999), di ministro della difesa (1999-2001) e infine di giudice costituzionale (2011-2015).

Il 31 gennaio 2015 è stato eletto Presidente della Repubblica al quarto scrutinio con 665 voti, poco meno dei due terzi dell’assemblea elettiva. Oggi, per il suo mandato bis, è stato eletto all’ottava votazione con 759.

Antonio Rusconi sindaco di Valmadrera

Tra i primi, sul territorio, a commentare l’elezione di Mattarella è stato Antonio Rusconi, ex senatore oggi sindaco di Valmadrera.

“Bene la conferma di Mattarella al Colle e di Draghi a Palazzo Chigi per la nostra autorevolezza in Europa. Il fatto che rimanga con un largo consenso trasversale Sergio Mattarella come Presidente  e la permanenza di Mario Draghi alla guida del Governo, dopo una settimana non tra le più gloriose della politica italiana, restituisce autorevolezza e credibilità ai vertici dell’Italia nel momento di difficoltà e di opportunità straordinaria per la pandemia e i fondi del PNRR. Purtroppo si arriva a questa soluzione ideale, dopo aver umiliato il ruolo della seconda carica dello Stato, la senatrice Casellati, quando era evidente che nessuna coalizione era in grado di avere la maggioranza, i parlamentari più responsabili sentivano la necessità di non indebolire il Governo in una fase decisiva e molti peones, sicuri di non essere più eletti per la riduzione a 600 dei parlamentari, hanno disubbidito alle indicazioni di partito, facendo pervenire a Mattarella sin dal primo  giorno un numero di consensi notevole.  E finalmente, dopo aver ‘bruciato’ anche candidature autorevoli o, con l’elezione di Draghi mettere in crisi la guida del Governo e rischiare la fine della legislatura, con un metodo da ‘Benvenuto Presidente’, film non casualmente riproposto in questi giorni, si è arrivati a una vasta condivisione tale da poter chiedere al Presidente Mattarella di rimanere alla guida del Paese. Ho avuto l’occasione nella mia esperienza parlamentare di conoscere bene e, militando nello stesso gruppo per anni, di collaborare con Sergio Mattarella, oltre a reincontrarlo proprio tre anni fa esatti con gli alunni delle scuole di Valmadrera: ho apprezzato la moderazione, la competenza, la sua autorevolezza non solo in Italia e sono lieto che oggi continui al servizio del Paese. Finalmente si è realizzata l’unica soluzione percorribile per restituire dignità all’ elezione della massima carica dello Stato”.

Antonio Rusconi da Mattarella con la scuola di Valmadrera