Quindici sindaci di centrosinistra additano il candidato della Lega, Mauro Piazza
“Propaganda sui finanziamenti ottenuti dai nostri comuni. Un’offesa al lavoro delle amministrazioni e degli uffici”
LECCO – “In questa campagna elettorale ‘lampo’, che ci condurrà alle elezioni del Presidente e del Consiglio Regionale della Lombardia, c’è chi ha pensato bene di acquisire visibilità e consenso con una martellante propaganda basata sulle quote economiche ottenute per i Comuni del nostro territorio”.
Inizia così la lettera firmata da ben 15 sindaci del territorio (di area centrosinistra) e indirizzata al consigliere regionale uscente Mauro Piazza, in corsa per la rielezione al Pirellone sotto le insegne della Lega.
I primi cittadini contestano il modo in cui Piazza “ormai giornalmente, ripropone ossessivamente i nomi dei nostri comuni, affiancati a quote faraoniche ottenute, a suo dire, grazie al suo instancabile impegno sui banchi del Pirellone. Questa strategia, che nella mentalità di chi fa degli slogan il proprio credo può far acquisire facili consensi – scrivono – risulta alquanto offensiva nei confronti degli amministratori e dei funzionari che con la loro tenacia e costanza (quasi sempre senza interagire con il Consigliere) si sono occupati, nel corso di questi anni, di costruire progetti credibili, di pianificare investimenti oculati, e di creare anche nel nostro territorio reti fra amministrazioni che consentano di realizzare opere di ampio respiro”.
A firmare la lettera sono i sindaci Paolo Lanfranchi di Dolzago, Gianpaolo Torchio di Paderno, Chiara Narciso di Oggiono, Marco Passoni di Olginate, Flavio Polano di Malgrate, Luca Pigazzini di Carenno, Matteo Colombo di Valgreghentino, Mauro Gattinoni di Lecco, Tonino Filippone di Bulciago, Luca Cattaneo di Bulciago, Filippo Galbiati di Casatenovo, Paolo Brivio di Osnago, Daniele Villa di Robbiate, Paolo Redaelli di Missaglia, Mirko Ceroli di Barzago.
“Invece di autoincensarsi – scrivono ancora – il consigliere Piazza ci spieghi perché non si è adoperato affinchè i fondi vengano assegnati sempre tramite bando, invece che a fronte di scelte arbitrarie. Ci parli del suo (non) impegno per avere trasporti più efficienti e una salute veramente pubblica ed accessibile a tutti e tutte, senza liste di attesa infinite. Venga a raccontarci cosa ha intenzione di fare per l’abitare in Lombardia. Quelli sì che sarebbero argomenti di interesse! Ma forse è chiedere troppo, forse le risposte non sarebbero così ‘pronte’, e forse le scelte compiute negli ultimi anni non apparirebbero così illuminate”.