Regionali. Verdi-Sinistra in corsa, presentati i candidati lecchesi

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In lista Enrica Bartesaghi (Mandello), Francesco Falsetto (Verderio), Milva Caglio (Osnago) e Luca Volpe (Ballabio).

Trasporti, sanità e casa temi centrali. Manzoni: “Il nostro è un programma radicalmente alternativo alla destra”.

 

LECCO – Si scaldano i motori delle elezioni regionali in Lombardia e questa mattina a Lecco l’Alleanza Verdi-Sinistra Italiana ha presentato i propri candidati lecchesi per il Consiglio Regionali:

“Siamo orgogliosi che questa alleanza, nata in occasione delle Regione, stia proseguendo e che quanto costruito mesi fa possa continuare e riproporsi anche per le elezioni regionali – è intervenuto Emanuele Manzoni, assessore del capoluogo e coordinatore del partito nel lecchese – siamo molto contenti di poter dire che questa volta, in Lombardia, la coalizione di centrosinistra si presenta con un programma radicalmente alternativo all’operato del centrodestra degli ultimi anni”.

Emanuele Manzoni, coordinatore Alleanza Verdi-Sinistra a Lecco

“E’ chiaro a tutti – ha aggiunto Manzoni – quanto successo nella sanità, ‘ospedale-centrica’ e sbilanciata sul privato, nei trasporti quando ancora oggi che prende il treno fatica ad arrivare in orario a scuola e lavoro, nell’ambito dell’edilizia popolare e quindi sui bisogni abitativi, con le percentuali di appartamenti non assegnati perché carenti di manutenzioni”.

Il candidato presidente per il centrosinistra è Pierfrancesco Majorino che nei giorni scorsi ha fatto tappa a Lecco incontrando gli amministratori locali e il comitato pendolari (vedi aritcolo). “Majorino non vuole fare meglio di chi ha governato fino ad oggi, vuole fare qualcosa di diverso e le candidature che abbiamo scelto parlano questa lingue, per le loro esperienze e storie personali”.

Enrica Bartesaghi

Quattro i candidati scelti, due donne e due uomini, di età e provenienze diverse sul territorio. In ordine alfabetico apre la lista, Enrica Bartesaghi, 68enne di Mandello, co-fondatrice del comitato Verità e Giustizia per Genova:

“Abbiamo imparato che i diritti non vanno dati per scontati e non sono mai acquisiti per sempre. Quanto successo a Genova è stata la più grave violazione dei diritti civili dal dopo guerra – ha spiegato la stessa Bartesaghi – Abbiamo seguito i processi per tanti anni, troppi, tanto da concludersi con prescrizioni, non esistendo ancora in Italia il reato di tortura. Ho conosciuto Ilaria Cucchi, il mondo dei centri sociali, quello dei movimenti femministi. A Genova dicevamo ‘un altro mondo è possibile’ in questo caso diciamo “un’altra Lombardia è possibile”.

Francesco Falsetto

Lavora come soccorritore sanitario Francesco Falsetto, 47enne di origine romana, con un passato da volontario di Emergency e Croce Rossa, da tredici anni in Lombardia tutti vissuti nell’ambito sanitario, attualmente come operatore di AREU-118. E’ assessore all’istruzione e allo sport nel Comune di Verderio:

“Ho toccato con mano e con il cuore l’impatto della pandemia sulla nostra gente e i limiti del sistema sanitario lombardo centrato sull’ospedale e sulla sua macchina amministrativa – ha spiegato – La vera eccellenza è stato il personale sanitario che ha combattuto contro il virus, in alcuni casi fino ad un estremo esito. Sono convinto sia necessario un cambiamento, riorganizzando il sistema sanitario lombardo con leggi che tutelino il cittadino e la cura, per una sanità di prossimità che abbatta le liste di attesa”.

Milva Caglio

Arriva dal mondo del sindacato Milva Caglio, con il passato in fabbrica e per trent’anni rappresentante della Cisl di Lecco e poi a Milano, prima nei metalmeccanici e poi all’ufficio vertenze. E’ stata consigliere comunale a Osnago e volontaria in biblioteca.

“Nei miei spostamenti verso Milano ho ben conosciuto le condizioni del nostro trasporto pubblico, peggiorate di anno in anno: la carrozze calde d’estate e fredde d’inverno, i ritardi, le soppressioni e i cambi di percorso. Nel sindacato ha avuto a che fare quotidianamente con i problemi delle persone, cercando di risolverli. Io credo che non si possa vivere nella regione più inquinata d’Europa, senza mezzi pubblici efficienti e con una sanità allo sfascio dove le risorse mancano e si danno ai privati”.

Luca Volpe

Il più giovane dei candidati è Luca Volpe, 24 anni, è consigliere comunale uscente a Ballabio: “un’esperienza che mi ha fatto capire quanto è importante il dialogo tra enti locali per un territorio fragile come il nostro e la natura non smette di ricordarcelo. Gli investimenti della Regione dovrebbero puntare sempre meno a opere faraoniche e guardare di più alla salute del territorio, dal punto di vista ambientale e del benessere dei cittadini”.

Per Alleanza Verdi Sinistra inizia, oltre alla corsa elettorale, quella per le firme che dovranno essere raccolte, non essendo il gruppo politico tra gli uscenti dell’attuale consiglio regionale.

Il senatore Magni: “Due destre, noi un’unica ampia coalizione”

Tra i presenti alla conferenza stampa anche il senatore lecchese Tino Magni: “Ci presentiamo con una coalizione la più larga possibile anche con un certo orgoglio, altrove come nel Lazio non è stato possibile. Alle politiche ha vinto la destra perché le altre forze si sono divise, non hanno la maggioranza nel Paese. In Lombardia lavoriamo a questa coalizione da diversi mesi, parlando con tutte le forze politiche, da Italia Viva a Potere al Popolo, che hanno deciso di non farne parte. Abbiamo lavorato affinché si saldasse la rottura con i Cinque Stelle”.

Tino Magni con Emanuele Manzoni

“Avremo due destre in gioco, quella di Attilio Fontana e di Letizia Moratti – ha aggiunto Magni – Noi avremo una coalizione di cinque liste (PD, M5S, Patto Civico per Majorino, Civici Europei, Alleanza Verdi-Sinistra). Una coalizione che potenzialmente è in grado di proporre ai cittadini la possibilità di un’alternativa”.

Paolo Lanfranchi

“C’è molto da lavorare in una Regione che in questi anni si è basata molto sugli slogan facendo scelte politiche sbagliate su sanità e trasporti, oltre che sull’abitare – è intervenuto Paolo Lanfranchi, consigliere provinciale e sindaco di Dolzago – Non sono errori, ma scelte precise, così come sulla manovra finanziaria in discussione. Il problema è che parte dell’elettorato vota inconsapevolmente una parte politica che non fa il suo interesse ma quello di poche persone all’interno del tessuto sociale”.