Il primo cittadino Mauro Gattinoni interviene dopo lo sgombero dell’area della Piccola e il vandalismo in via Digione
“La repressione all’illegalità deve sempre abbinarsi a prevenzione e accompagnamento sociale, il Comune c’è e fa la sua parte”
LECCO – “Lo voglio dire chiaramente: temi così complessi come la repressione dell’illegalità non hanno risposte semplici”. Il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni interviene sulla sicurezza in città pochi giorni dopo lo sgombero dell’area della Piccola e l’episodio di vandalismo in via Digione dove un uomo ha preso a mazzate la vetrina di un negozio.
“La nostra città, bella e accogliente, deve restare sicura – spiega – ci sono fatti che non si possono prevedere: uno che di punto in bianco prende a sprangate una vetrina, nessuno lo può sapere. Chiunque che non sia in malafede sa che è così. E poi ci sono azioni importanti e necessarie, come lo sgombero effettuato ieri mattina all’alba alla Piccola che, dopo quello analogo del novembre scorso, serve a restituire la necessaria dignità a luoghi altrimenti degradati e a persone da accompagnare. O ancora, il sequestro di locali da parte della Questura o le ordinanze anti bivacco firmate quest’estate che, grazie all’azione congiunta di Polizia Locale e Forze dell’Ordine, hanno riportato serenità in centro”.
Proprio l’intervento di sgombero alla Piccola è stato al centro di un intervento critico del consigliere della Lega Andrea Corti: “Ottima operazione, peccato che i ‘villeggianti’ si siano spostati nelle vie del centro all’ombra del matitone – ha scritto su facebook con tanto di foto di due senzatetto sotto il portico del vicolo della Torre – degrado in città olio su tela. I problemi non si risolvono spostandoli da un posto all’altro”.
“E’ sicuramente vero – continua Corti – che alcuni eventi non si possono prevedere, non abbiamo la sfera di cristallo, però si possono prevenire, intervenendo con politiche mirate. Il centro non è più sicuro, degrado e violenza sono all’ordine del giorno, i cittadini ci fermano e ci scrivono di continuo, non si sentono sicuri. Stiamo raccogliendo quello che la sinistra ha seminato in dieci anni di amministrazione. Oggi la Piccola è pulita e in ordine ma adesso queste persone vagano per la città: è il caso di intervenire in modo serio con i servizi sociali e qualora questo non bastasse servono provvedimenti anche forti” conclude.
“Lo voglio dire chiaramente – la riflessione del sindaco – temi così complessi non hanno risposte semplici. La repressione dell’illegalità deve sempre abbinarsi a prevenzione e accompagnamento sociale. Le tre cose non possono funzionare separatamente. Altrimenti un problema che solo apparentemente risolviamo in un punto della città, riappare inevitabilmente in un altro. Quelle persone ai margini, se non vengono reinserite in percorsi di recupero e di lavoro, risultano esposte a maggior rischio criminalità. E ancora, i criminali, gli spacciatori e i violenti, approfittano proprio dei soggetti più deboli e di chi non ha nulla da perdere per sostenere i propri affari illeciti nella nostra città. Lo ripeto: chi vende facili soluzioni a buon mercato vede solo una parte del problema”.
“Il Comune di Lecco, per quanto di propria competenza, sta agendo e lavorerà ancora di più, analizzando le differenti situazioni e approntando gli interventi più idonei per modalità e tempi. Per esempio? Innanzitutto stanno per partire i lavori di riqualificazione delle aree più critiche della città (ex tribunale e Piccola) necessarie per rigenerare i luoghi e consegnare nuovi spazi alla comunità. Allo stesso tempo aumentiamo il monitoraggio costante del territorio con l’installazione di 8 telecamere nei parchi e di una telecamera mobile in dotazione alla Polizia Locale, che vanno ad aggiungersi alle 156 telecamere già istallate in città. Stanno poi proseguendo i pattugliamenti del progetto “Stazioni sicure”, estendendo il perimetro a via Volta e piazza Diaz. Ma accanto a questo abbiamo una specializzata “equipe di strada” che avvicina, orienta e accompagna tutti i giorni le persone fragili, problematiche e con dipendenze verso i percorsi più idonei. Altro tema, e con altri strumenti, infine quello del lavoro che stiamo portando avanti con quegli adolescenti esposti all’intramontabile fascino dell’ “eroe cattivo” che oggi veste i suoi panni nelle baby gang”.
“Ecco, senza sottovalutazioni ma con l’attenzione e l’impegno necessari, il Comune c’è e fa la sua parte. Per una Lecco che si senta sicura, per una convivenza civile nella nostra città” conclue Gattinoni.