La richiesta avanzata da Anghileri (Con la Sinistra Cambia Lecco)
Approvata con una larga maggioranza in Consiglio Comunale
LECCO – La legge è in vigore dal gennaio del 2018 ma ancora sono tanti i limiti alla sua efficacia, tra questi un’esaustiva informazione: per questo il Comune di Lecco si doterà di uno sportello ad hoc per il cittadino interessato a depositare il proprio testamento biologico, o meglio la propria dichiarazione anticipata di trattamento (DAT).
Il tema è quello del fine vita e la scelta, oggi possibile per il cittadino italiano, di dichiarare già ora se accettare o rifiutare trattamenti sanitari nell’eventualità in cui dovesse trovarsi ad affrontare una malattia terminale, irreversibile o invalidante e incapace, a causa del suo stato di salute, di esprimere il proprio diritto.
La vicenda della lecchese Eluana Englaro, di cui recentemente si sono ricordati i dieci della scomparsa, è stato uno dei casi che più ha scosso le coscienze su questo delicato tema.
“La legge esiste da oltre un anno ma ancora oggi i cittadini non sanno cosa fare, a chi rivolgersi per portare avanti le loro istanze – ha sottolineato Alberto Anghileri – dobbiamo fornire al cittadino tutte le informazioni che necessita di avere ed evitare che si rivolga a privati per esercitare questo diritto”
La proposta del consigliere è quella di istituire uno sportello informativo in Comune, una possibilità condivisa anche dal PD proposto una lieve modifica al documento presentato dal consigliere di sinistra.
“E’ necessari chiarire il compito del Comune nella sua funzione informativa, ci sono aspetti anche di carattere medico-legale di cui non può farsi carico il personale del municipio” ha ricordato il capogruppo democratico Vittorio Gattari.
La possibilità avanzata dal PD è quella di realizzare lo sportello in collaborazione con l’ordine dei medici e le associazioni impegnate sul tema del fine vita presenti anche sul nostro territorio.
Il provvedimento è passato con l’astensione di alcuni componenti del centrodestra, tra cui Cinzia Bettega della Lega Nord. “Quella sul testamento biologico una legge nata male – ha spiegato il consigliere Antonio Grandino – oggi manca ancora una banca dati nazionale, esiste solo un registro comunale, questo complica l’applicazione se mi dovesse succedere qualcosa fuori dal mio comune di provenienza”.
Nel frattempo, ha fatto sapere l’assessore comunale Lorenzo Goretti, sono 31 le DAT registrate al Comune di Lecco nel 2018, da gennaio di quest’anno sono invece 11.