LECCO – Anche i pensionati lecchesi della UIL bocciano la Legge di Stabilità approvata con la fiducia posta dal Governo.
“Le attese riposte erano per una legge che producesse una svolta significativa per il superamento dell’attuale stagnazione dell’economia – spiegano dalla UIL – invece dobbiamo constatare l’insufficiente taglio delle tasse e del costo del lavoro, elusa o quasi la nostra proposta dell’abbattimento dei costi della politica in tutte le sue articolazioni, Non si affronta con dispositivi efficaci la lotta all’evasione e elusione fiscale. Carente l’articolato per il recupero dei Capitali all’estero e di percentuali adeguate applicate sui Patrimoni”.
Questo quanto emerso a votato ad unanimità dal Consiglio Direttivo della UILP di Lecco, riunito in il 20 dicembre a Vercurago.
“I problemi degli esodati e salvaguardati andavano definiti una volta per sempre e non a scaglioni come previsto, contestualmente andavano gettate le basi per riformare la legge Fornero che è un obbrobrio e tanti guai ha prodotto e produrrà; siamo per un’età pensionabile flessibile che dia e faciliti l’entrata dei giovani al lavoro”.
Tra le proposte dei pensionati della Uil l’istituzione di un tetto alle pensioni, ai super stipendi e alle super liquidazioni, alla eliminazione delle pensioni d’oro, dei vitalizzi e la revisione delle pensioni non suffragate dai versamenti contributivi, fatta eccezione per le reversibilità invalidità c/o da handicap.
“Verifichiamo l’inesistenza di un programma organico per la qualificazione e riqualificazione dei lavoratori disoccupati, cassaintegrati e/o in mobilità o risorse per i lavori socialmente utili a favore dei comuni – denunciano – Solleviamo la questione dell’esigenza di interventi e risorse per un nuovo Welfare compreso il varo di una legge specifica per la non auto sufficienza, reclamata da decenni dai Sindacati in particolare da SPI – FNP – UILP anche con la raccolta di milioni di firme”.

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