Cernusco, va avanti la comunità energetica: si parte dal tetto della biblioteca

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Andrea Passavanti
L'assessore Andrea Passavanti

Unanimità venerdì sera in Consiglio comunale in merito alla costituzione di una comunità energetica in paese

L’assessore Passavanti ha illustrato il progetto parlando della fase pilota che inizierà dal revamping dell’impianto fotovoltaico sul tetto della biblioteca

CERNUSCO – Si partirà con un progetto pilota che prevede il revamping dell’impianto fotovoltaico del tetto della biblioteca comunale per poi allargare il numero di impianti e partecipanti con le fasi successive dell’intervento. E’ stato approvato all’unanimità venerdì sera in Consiglio comunale l’atto con cui Cernusco parteciperà alla manifestazione di interesse regionale per la costituzione di una comunità energetica rinnovabile in paese.

Assente giustificata, per la seconda seduta di seguito, l’ex assessore Daniela Fiocchi che non si è più presentata in aula come semplice consigliere da quando le sono state revocate le deleghe al Bilancio e al Personale.

“Siamo stati uno dei primi Comuni a dichiarare la volontà di costituire una Cer già un anno fa per realizzare un sistema virtuoso di condivisione dell’energia elettrica – ha esordito in aula l’assessore all’Ambiente Andrea Passavanti, ricordando l’impegno concreto del Comune a mettere a disposizione propri stabili per la produzione di energia -. Rispetto a quando abbiamo mossi i primi passi su questo tema, sono giunte due importanti novità: la mappatura delle cabine primarie e l’indicazione dei valori di incentivo in base ai kilowatt prodotti”.

Indicatori fondamentali per poter partecipare alla manifestazione di interesse promossa dalla Regione per l’assegnazione di incentivi alla costituzione di Cer.
Passavanti ha illustrato, passo per passo, quali sono le intenzioni dell’amministrazione comunale: “Abbiamo previsto tre fasi. La prima, quella pilota, prevede la partenza del progetto con il revamping dell’impianto fotovoltaico presente sul tetto della biblioteca al fine di riuscire a produrre 30 kilowatt all’ora di energia per servire il Municipio, l’ex Municipio, la biblioteca, il centro sportivo, la parrocchia e dalle 30 alle 50 utenze domestiche. Dopodichè, le fasi successive prevedono la posa di impianti fotovoltaici capaci di produrre più energia: la loro collocazione è solo ipotizzata, ma non è dirimente”.

I consiglieri di minoranza

Un punto, quest’ultimo, su cui si è inserito il capogruppo di minoranza Gabriele Gavazzi, parlando dell’ipotesi prevista dal progetto di posizionare degli impianti fotovoltaici nel parcheggio della stazione lato via Stoppani, su cui già la consulta ecologia ha espresso delle perplessità per via dell’impatto ambientale. Gavazzi ha inoltre contestato l’aver ricevuto documenti diversi rispetto da quelli illustrati in Consiglio da Passavanti chiedendo poi lumi sul fatto che l’amministrazione comunale avesse sondato la disponibilità di aziende e cittadini a partecipare alla Cer.

“Al momento la comunità energetica rinnovabile non si è ancora costituita: mancano il regolamento e lo statuto per poter procedere a un’adesione formale. Con il passaparola abbiamo constatato l’interesse al progetto da parte di una ventina di famiglie. Quanto alle aziende, bisogna ancora dimostrare che la Cer riesca a stare in piedi e penso che un privato punti alla massimizzazione del prodotto ovvero all’autoconsumo per sé, non al mettere in rete energia”.

L’assessore ha voluto rimarcare più volte che il progetto è ancora in una fase embrionale: “Le fasi 2 e 3 non sono sviluppate con dei numeri perché non sono ancora definite”. Anche il sindaco Gennaro Toto è intervenuto per supportare l’assessore parlando di un progetto “preliminare e di uno studio di fattibilità non vincolante. Fattori su cui i consiglieri di minoranza di Un passo avanti insieme si sono confrontati chiedendo di sospendere la seduta per 5 minuti. Tornato in aula, Gavazzi ha precisato: “Crediamo molto nella Cer tanto da averla inserita anche nel nostro programma elettorale. Voteremo a favore, contestando però il fatto di aver ricevuto dei documenti difformi”. A intervenire anche il capogruppo di maggioranza Gerardo Biella che ha evidenziato come questo punto fosse un elemento caratterizzante del proprio programma elettorale.