Lomagna, lettera anonima con minacce di morte al consigliere Mauro Sala

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Sala ha incassato la solidarietà unanime del consiglio comunale: “Un fatto gravissimo”

“Lo chiamo il rischio del bene. Mi reputo una persona corretta e trasparente: un episodio del genere mi dà la carica per continuare”

 

LOMAGNA – “Lo chiamo il rischio del bene. Certo, sono un po’ frastornato, ma un episodio come questo mi dà la carica per continuare”. Sono le parole pronunciate dal capogruppo di minoranza Mauro Sala, che ieri sera, giovedì, al termine del consiglio comunale ha comunicato ai presenti di aver ricevuto una lettera con delle minacce di morte. “L’ho ricevuta sabato. Si tratta di una lettera anonima in cui mi si augurava una morte lenta. Non è certo una bella cosa, e mai mi sarei immaginato che sarebbe potuto succedere a Lomagna”.

Sala siede in consiglio comunale da più di 10 anni: “Mi reputo una persona trasparente, disponibile, che fa una opposizione giusta, dettata da un grande amore per la politica. Purtroppo le circostanze mi hanno messo di fronte a un fatto a dir poco spiacevole”.

L’applauso tributato al capogruppo Mauro Sala

Sala ha subito informato il sindaco Cristina Citterio dell’accaduto sabato e ha voluto informare ieri sera l’intera consiglio che gli ha espresso la piena solidarietà. A parlare per primo il capogruppo Lino Lalli: “Non siedo in consiglio da molti anni, ma mai mi sarei aspettato un fatto di tale gravità. Esprimo massima solidarietà e rispetto a Sala”.

Il sindaco ha ribadito la vicinanza al capogruppo dell’opposizione: “Non accettiamo un tono di questo tipo, qualsiasi sia la motivazione che spero che si scoprirà dalle indagini che saranno in corso. Ribadiamo a gran voce il no all’odio, alla violenza e alle minacce. Qui ci siamo e ci confrontiamo in maniera accesa, ma il valore della vita è prezioso per questo propongo di alzarci tutti in piedi e di tributare un applauso a Sala”. Anche il vice sindaco Stefano Fumagalli, primo cittadino per due mandati, si è detto stupito da questa notizia: “Tieni duro, Mauro e vai avanti, come e più di prima”.