Merate, documenti in ritardo: rinviato il piano di diritto allo studio

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Merate consiglio comunale
La discussione in maggioranza per valutare il rinvio della discussione del piano di diritto allo studio

La discussione è avvenuta ieri sera, lunedì, in Consiglio comunale

Documenti in ritardo e con qualche svista: discussione rinviata al 3 novembre per non “mortificarla o incattivirla con aspetti formali”

 

MERATE – Accolta la proposta di rinviare la discussione sul piano di diritto allo studio al prossimo Consiglio comunale, già fissato per il 3 novembre. Dopo una breve consultazione, il gruppo consiliare di maggioranza ha accettato quanto richiesto dai due gruppi di minoranza (Noi Merate e Prospettive per Merate) riconoscendo come la discussione di un tema, importante e fondamentale, come il piano di diritto allo studio non potesse essere, queste le parole usate dal capogruppo Ernesto Sellitto, “mortificata o incattivita da aspetti formali”.

Ad aprire la discussione è stato il capogruppo di Prospettive per Merate Massimo Panzeri che ha evidenziato come i documenti fossero stati inviati in ritardo e non privi di errori, come il riferimento a un Comune bergamasco al posto di Merate. “Non ci avete fornito il tempo coerente per analizzarlo e approfondirlo e proprio per questo le commissarie dei due gruppi di minoranza (Franca Maggioni e Paola Panzeri, ndr) hanno ritenuto di non partecipare alla commissione convocata lo scorso sabato, 18 ottobre”.

 

Parole a cui si è subito associata la consigliera Franca Maggioni di Noi Merate: “Non è questione di guardare un giorno più o uno in meno, ma un po’ di disguidi ci sono oggettivamente stati” evidenziando come non si fossero neppure rispettati i termini di convocazione della commissione del 18 ottobre.

Nel dibattito è così intervenuta anche la segretaria comunale Viviana Tutore precisando la sua competenza per i tempi di convocazione del consiglio (e non della commissione), convocato ieri sera in maniera straordinaria mentre la consigliera di Prospettive per Merate Paola Panzeri ha voluto porre l’accento sul fatto che non vi fosse un motivo di urgenza per convocare il consiglio straordinario: “Non stiamo parlando solo di una questione tecnica, ma anche di rispetto. Visto che il piano di diritto alla studio non ha scadenze particolari, chiediamo il rinvio alla prossima seduta, già calendarizzata, per poterlo approfondire meglio”.

Una richiesta accolta dalla maggioranza con il capogruppo Sellitto che si è detto favorevole al rinvio nello spirito di un’auspicata condivisione su un argomento importante che non andava svilito su aspetti di forma.