L’invito dei consiglieri di minoranza è quello di guardare di più alle idee emerse dai progetti del concorso di idee
Panzeri e Robbiani: “Pensiamo non solo alla viabilità, ma anche alla vivibilità del comparto”
MERATE – Riqualificazione di viale Verdi. Anche il gruppo di opposizione Prospettiva Comune (così come fatto dai consiglieri di Sei Merate) ha presentato le proprie osservazioni al progetto di sistemazione dell’importante arteria cittadina presentato per la prima volta in commissione urbanistica il 5 febbraio. La speranza, come spiega il capogruppo Massimo Panzeri, è quella che “un investimento di tale portata possa alla fine essere condiviso all’unanimità. Da qui la richiesta, formulata nell’ultima commissione urbanistica dal sottoscritto, di presentare le osservazioni al progetto entro una settimana, così da permettere ai rispettivi gruppi consiliari di fornire elementi migliorativi nonché evidenziare le criticità rilevate in sede di presentazione, prima della redazione del progetto definitivo da parte della Provincia che dovrà necessariamente approdare in consiglio comunale prima della pubblicazione del bando di gara”.
Serve la ciclabile e un’attenzione anche all’ingresso in viale Verdi
Nelle osservazioni protocollate martedì in Comune i consiglieri Massimo Panzeri e Andrea Robbiani hanno rimarcato diversi punti. Su tutti la necessità di rendere “il progetto effettivamente in linea con gli obiettivi che erano stati esplicitati nel Concorso di Idee denominato “ViviamoilViale””. Doveroso quindi “ripristinare la pista ciclabile che il progetto intende cancellare, disattendendo uno degli obiettivi primari del concorso di idee. In secondo luogo, riteniamo necessario integrare la riqualificazione del tratto iniziale della via Verdi all’altezza del raccordo con la Sp 342 dir”. L’obiettivo è quello di modificare la geometria della rotatoria finalizzata a rendere più fluido il traffico nella direttrice nord-sud così da sgravare la via Verdi dal traffico in ingresso, generato da chi cerca alternative alla 342 dir.
Più attenzione a tutti i passaggi pedonali
Prospettiva Comune punta il dito anche sui passaggi pedonali: “Riteniamo che debbano essere tutti messi in protezione facendo attenzione anche che la loro presenza non pregiudichi l’accesso alle attività commerciali che si affacciano sulla via. Per quanto riguarda la “chicane”, sarebbe opportuno valutare la possibilità di rialzare la carreggiata così da creare una zona 30 tale da privilegiare la mobilità lenta e quella pedonale. Relativamente alla realizzazione del nuovo parcheggio a ridosso del Cdd, con relativo abbattimento di diversi essenze arboree, sarebbe opportuno valutare una alternativa che non si affacci direttamente sul viale, così come anche suggerisce il Piano Urbano del Traffico”.
Guardare anche alla vivibilità del comparto
I consiglieri di Prospettiva comune allargano lo sguardo: “Il progetto è focalizzato su interventi di tipo viabilistico. Ma serve porre attenzione anche alla vivibilità del comparto. Ci sono alcuni spunti proposti dai progetti del concorso di idee che la Provincia di Lecco ha ignorato. Sarebbe utile ad esempio utilizzare materiali ecologici, anche introducendo asfalti di nuova generazione, che aiutano ad abbattere il rumore del rotolamento degli pneumatici, le polveri sottili e offrono una maggior drenaggio delle acque piovane. Non solo, ma si potrebbe introdurre soluzioni “smart” sui pali illuminazione e prevedere almeno una stazione per la ricarica delle auto elettriche. Necessario anche prevedere nuove piantumazioni, in particolare nel parcheggio antistante l’asilo nonchè completare il collegamento con l’ingresso del parco di villa Confalonieri. Senza dimenticare di valutare la realizzazione di un’area di aggregazione nella zona del parcheggio adiacente la via Santa Maria di Loreto”.
Privilegiare il contesto urbano
Così come ribadito anche nelle commissioni ad hoc, Robbiani e Panzeri raccomandano l’utilizzo di materiali meno “basic”, ponendo l’attenzione all’uso di soluzione più adatte ad un contesto urbano. E chiedono di procedere, una volta recepite le osservazioni, a una validazione esterna del progetto, soprattutto per valutare l’impatto viabilistico complessivo”. Ora la parola passa alla maggioranza che dovrà decidere come recepire le osservazioni, presentate anche dall’altro gruppo di minoranza e come procedere con il progetto.