Santa Maria Hoè va avanti e approva l’uscita parziale dall’Unione

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In Consiglio comunale martedì sera l’approvazione del recesso parziale dall’Unione dei Comuni della Valletta

“Penalizzante, anche a livello economico, restare: il recesso parziale è possibile”. Santa Maria si sfila anche dalla convenzione per il segretario comunale

 

SANTA MARIA HOE’ – “Eravamo aperti a un dialogo, ma non abbiamo ricevuto non dico una proposta ma neppure una risposta. Per cui, dopo aver atteso più di un mese, siamo andati avanti e abbiamo confermato quanto previsto con l’atto di indirizzo per il recesso parziale di Santa Maria Hoè dall’Unione lombarda dei Comuni della Valletta”.

A parlare è il sindaco Efrem Brambilla all’indomani del consiglio comunale di martedì sera quando è stato approvato all’unanimità (a Santa Maria l’amministrazione è monocolore essendosi presentata un’unica lista alle elezioni) il recesso unilaterale parziale dalla convenzione tra l’Unione dei comuni lombarda della Valletta e i Comuni di Perego, Rovagnate (ora la Valletta) e Santa Maria Hoè per il conferimento di tutte le funzioni comunali all’Unione.

Una convenzione che va rinnovata, di anno in anno, con effetti a decorrere dall’anno successivo, a cui l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Brambilla ha deciso di sottrarsi decidendo di ricondurre il personale, ad eccezione di quello impiegato per la biblioteca e la polizia locale, negli organici e nella titolarità del Comune di Santa Maria.

Si tratta, però, di un recesso parziale visto che resteranno in carico all’Unione alcune funzioni, come il catasto; l’attività, in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi; l’organizzazione e la gestione dei servizi di raccolta, avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani (compresa la gestione del Centro Raccolta Rifiuti dell’Unione dei Comuni Lombarda della Valletta) e la riscossione dei relativi tributi; la progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai cittadini; la polizia municipale e polizia amministrativa locale; la biblioteca civica e la gestione impianto sportivo Stadio Idealità.

Una scelta che farà discutere e che comporterà sicuramente la controffensiva del sindaco di La Valletta Brianza Marco Panzeri che già in occasione dell’atto di indirizzo, si era espresso criticamente sul recesso parziale prendendo a prestito il motto popolare “Non si può volere la botte piena e la moglie ubriaca”, invitando quindi Brambilla a una decisione più integrale. Dal canto suo, il sindaco di Santa Maria Hoè ha anche portato, a supporto della scelta della recesso parziale, il parere di uno studio legale, sostenendo invece l’uscita (parziale) dall’Unione con motivazioni anche di carattere economiche, documentate da uno scritto firmato da una società di consulenza finanziaria.

Elisa Montani

“Questa scelta di mantenere alcune funzioni all’Unione permetterà di non restituire alcun contributo ricevuto negli anni e l’Unione potrà ancora accedere ad altri contributi futuri” ha precisato Brambilla. Lungo e articolato l’intervento del capogruppo di maggioranza Elisa Montani in consiglio comunale: “Stare dentro all’Unione costa sempre di più e vista la situazione non porta benefici. Oggi noi paghiamo già di più di quanto pagheremmo se fossimo da soli numerosissimi servizi. I contributi ordinari all’Unione dei Comuni Lombarda Della Valletta negli anni si sono infatti dimezzati e ridotti sempre più drasticamente. Il fatto che abbiamo lasciato l’Unione con diverse funzioni e servizi non comporterà la restituzione di contributi e finanziamenti ricevuti in questi anni. Inoltre la nostra scelta permetterà all’Unione di aderire ad altri contributi e finanziamenti”.

Marco Panzeri ed Efrem Brambilla
Il sindaco de La Valletta Marco Panzeri e il sindaco di Santa Maria Hoè Efrem Brambilla

Montani ha poi ricapitolato gli ultimi, difficili, mesi di convivenza nell’Unione, con i rapporti diventati sempre più tesi dopo il consiglio dell’Unione in cui Marco Panzeri venne eletto presidente al posto di Brambilla. “Noi in questi mesi abbiamo cercato di trovare un accordo con l’altra amministrazione per una nuova Unione. Se si fosse trovata una conclusione sostenibile economicamente, dal punto di vista politico e tecnico con una nuova convenzione, ci saremmo stati ad andare avanti, così invece no”.

A pesare le condizioni della convenzione, in cui Santa Maria Hoè si sarebbe ora trovata, complice il deterioramento dei rapporti con l’amministrazione confinante, con le mani legate: “Non è possibile che se io voglio installare un distributore dei sacchi devo far passare la decisione dall’Unione, così come se voglio organizzare autonomamente un’iniziativa culturale o un mercatino oppure se vogliamo fare delle politiche a sostegno delle famiglie e del settore scolastico… Oggi i tecnici, ovvero nostri responsabili di servizio del Comune di Santa Maria Hoè non li sceglie il sindaco di Santa Maria Hoè, ma invece li sceglie il presidente dell’Unione della Valletta, con la maggioranza dell’Unione della Valletta, senza che il sindaco di Santa Maria Hoè ed i rappresentanti del nostro comune possano opporsi in alcun modo. Di fatto il comune di Santa Maria Hoè non può scegliere i suoi tecnici, i responsabili del suo Comune. Lo stesso vale per tutte le scelte che riguardano il personale e l’assunzione di nuovi dipendenti”.

Da qui la considerazione finale, che sottende una radicale revisione dell’Unione dei Comuni rispetto a come è ora: “Oggi viviamo in una situazione dove le scelte più importanti e dispendiose del nostro Comune vengono prese da una amministrazione che non è votata dai cittadini di Santa Maria Hoè. Nel nostro programma elettorale è scritto “Manterremo l’autonomia del Comune di Santa Maria Hoè, senza prevedere alcuna fusione con altri Comuni: No alla fusione dei Comuni. Noi crediamo in una Unione dei Comuni Lombarda della Valletta purché le scelte che riguardano i due Comuni che la compongono siano condivise da entrambe le amministrazioni comunali e l’Ente sia fondato su principi di solidarietà”.

Il segretario comunale Valerio Esposito

Tra gli atti che segnano l’inizio del nuovo corso dell’amministrazione Brambilla nell’ambito dell’Unione anche la scelta di recedere in maniera unilaterale e anticipata dalla convenzione con Missaglia, Barzago, La Valletta e Brenta per lo svolgimento in forma associata dell’ufficio di segretario comunale.
Sembrerebbe che i motivi del cambio siano da ricercare proprio in una diversa visione (anche tecnica) del futuro dell’Unione tra il segretario Valerio Esposito e l’amministrazione Brambilla. Del resto non era passata inosservata la presenza di Claudio Brambilla, vice segretario comunale a Cernusco e Montevecchia nelle ultime sedute di Consiglio a Santa Maria Hoè.