Anas ha inserito il nuovo ponte nelle opere per le Olimpiadi 2026
In acciaio con due corsie verso Lecco, in caso di emergenza potrà diventare a doppio senso
PESCATE – Incontro nella sede centrale di Anas, a Roma, per il sindaco di Pescate Dante De Capitani e il vice Miriam Lombardi, venerdì 26 luglio. E’ stata l’occasione per discutere del progetto del nuovo ponte Pescate-Lecco Bione con l’amministratore delegato e direttore generale di Anas ing. Massimo Simonini.
“Si è rivelato un incontro molto proficuo, chiaro e schietto, senza peli sulla lingua come piace a me – ha detto De Capitani -. Oltre all’ing. Simonini erano presenti l’ing. Domenico Cimino della segreteria e l’ing. Dino Vurro neo promosso responsabile generale nazionale delle nuove opere di Anas”.
Il colloquio è durato durato oltre un’ora: “Abbiamo analizzato tutte le procedure e i passaggi tecnici fin qui compiuti, ben noti all’ing. Vurro in quanto fino ad aprile scorso responsabile area Nord Ovest di Anas e le caratteristiche del nuovo ponte alla luce del progetto esecutivo in fase di predisposizione – spiega il sindaco di Pescate -. L’ing. Simonini mi ha assicurato che Anas ha già inserito il nuovo ponte nel novero delle opere da realizzare in vista delle Olimpiadi del 2026“.
Il nuovo ponte sarà in acciaio, ad unica campata e col progetto variato rispetto all’ultima proposta e cioè, non più ad una sola corsia di marcia da 3,75 metri, ma a due corsie verso Lecco con la possibilità, tramite due rotonde da realizzare a Lecco e Pescate, di farlo diventare anche a doppio senso in caso di emergenze.
“Oltre a queste due corsie ci sarà una pista ciclopedonale di 3 metri di larghezza come richiesto a suo tempo dal comune di Pescate – continua De Capitani -. Altra modifica al progetto originario il fatto che potranno transitare anche Tir e autoarticolati a pieno carico essendo un ponte in classe 1 pur se progettato per il traffico locale. Questi ampliamenti strutturali e di carico passante comporteranno dilatazione delle spese del nuovo ponte che il progetto esecutivo sta quantificato, passando dagli 8 milioni iniziali ad almeno il triplo”.
Rimangono invariati i percorsi e cioè il nuovo viadotto partirà dalla sommità dello svincolo in salita del ponte Manzoni entrando sulla destra nel parco Addio Monti dall’attuale cancello e affiancherà il percorso del ponte Manzoni fino a congiungersi con la viabilità di Lecco-Bione.
“Mi hanno fatto avere una copia del progetto, ma in forma riservata in quanto possibile di ulteriori modifiche, affinché possa esprimermi su eventuali altri interventi di miglioramento. L’ing Vurro alla fine dell’incontro ha espresso il suo rincrescimento per le critiche da me ricevute in ordine alla tempistica del progetto, assicurando di aver sempre fatto il massimo e l’ing Simonini mi ha assicurato che l’ing Vurro seguirà costantemente il percorso dell’opera e che provvederà ad informarmi sui passaggi successivi chiedendomi collaborazione per indizione delle conferenze dei servizi per il benestare degli enti paesaggistici. Dal canto mio ho fatto presente che le mie critiche e prese di posizione per il dilatarsi dei tempi tecnici sono dovute a una condizione di traffico veicolare non più tollerabile che avevano bisogno anche di prese di posizione forti per fare breccia nei piani alti di Anas”.