Olginate sì cambia critica l’amministrazione Passoni
“Tra un anno si vota, speriamo che i cittadini si ricordino del nostro Sindaco Boscaiolo”
OLGINATE – “Ce l’hanno fatta fino ad oggi, 27 febbraio 2020, i sani e grandi cedri dell’Himalaya che da più di 120 anni fanno ombra e abbelliscono il parco davanti all’ex Muncipio”.
Il gruppo di minoranza Olginate sì cambia documenta così l’inizio dei lavori di taglio dei sei cedri che sono al centro di una lunga discussione tra maggioranza e opposizione. Proprio lunedì scorso (saltata l’assemblea pubblica a causa del Coronavirus) l’agronomo incaricato dal comune aveva spiegato i motivi che hanno portato alla decisione di tagliare gli alberi secolari.
“Centoventanni, due guerre mondiali, chissà quanti forti temporali e trombe d’aria, quasi una trentina di Sindaci ma non sono riusciti a sopravvivere all’amministrazione Passoni – attaccano dal gruppo guidato da Riccardo De Capitani -. Il sindaco Passoni, contro ogni buonsenso e senza una perizia strumentale che ne comprovi la reale necessità ha deciso di abbattere a zero i 6 cedri, lo stesso agronomo, il dott. Galbusera, durante la commissione ha affermato che le sei piante sono stabili, sane e in perfetta forma e che una perizia
approfondita per giustificarne il taglio sarebbe superflua perché verranno abbattuti per una
questione estetica e di sicurezza”.
“La sicurezza zero non esiste, abbiamo edifici in pieno centro Olginate che cadono a pezzi, con tetti, persiane e facciate pericolanti ma nessuna ordinanza e nessuna paura in quel caso, però per 6 piante ultracentenarie che nella loro storia a memoria non hanno mai creato un problema bisogna intervenire drasticamente – continuano dalla minoranza -. Vero è che il sindaco deve tutelare e proteggere i propri cittadini, ma per farlo bisogna usare il buonsenso e non trovare streghe da cacciare dove non esistono. Lo stesso agronomo lecchese Dott. Buizza si è offerto di fare una perizia gratuita e di garantire civilmente e penalmente per i 6 cedri, un pazzo?
Da qui la critica alla maggioranza: “Ad Olginate è così, l’ammistrazione prima ci pensa e decide in maniera definitiva a porte chiuse, poi quando ha deciso a ridosso dell’operazione lo comunica, anche a noi dell’opposizione, così che non ci sia mai la possibilità né di discuterne attivamente insieme né tantomeno di farlo con la cittadinanza o di intervenire per tempo. Di fatto l’ordinanza di taglio partiva da domani, ma in fretta e furia prima che qualcuno si opponga ancora, hanno iniziato con un giorno di anticipo. Ribadiamo ancora a chiara voce che siamo totalmente estranei e contrari a questa decisione, abbiamo provato a fare di tutto nel breve tempo a disposizione per salvarli ma non siamo stati minimamente ascoltati. Tra un anno si andrà al voto, speriamo che in tanti cittadini si ricordino dei Cedri e del nostro Sindaco Boscaiolo”.