Palermo difende sindaco e Rota, ma critica i dissidenti del PD

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Ernesto Palermo

LECCO – L’ex consigliere del PD Ernesto Palermo (ora seduto in Consiglio in qualità di indipendente) a pochi giorni dall’alterco che si è verificato in Consiglio comunale sfociato nella sfiducia all’assessore Francesca Rota spezza una lancia a favore dell’assessore stesso, del sindaco Virginio Brivio e dei tecnici e dirigenti comunali.

“Non ho condiviso la presa di posizione di chi ha deciso di votare contro la delibera presentata dall’assessore Rota che, tra l’altro, ritengo sia uno degli assessori meglio preparati. E’ stato un comportamento fuori dalle righe e senza dubbio riprovevole. Contestazioni, rimbrotti e critiche devono avvenire a porte chiuse e non certo in un’aula consiliare durante il Consiglio. Situazioni non nuove per questa maggioranza, che io stesso avevo a suo tempo evidenziato decidendo poi di lasciare il gruppo”.

Palermo in parte giustifica così l’accaduto: “C’è qualcuno in Consiglio che anzichè lavorare per il bene della città preferisce sollevare futili polemiche nella speranza di ambire a qualche poltrona. Addirittura su alcune tematiche c’è chi pretende di sapere di più di tecnici comunali e dirigenti senza avere la benchè minima competenza. Credo che il compito di un consigliere comunale sia quello di avanzare indicazioni politiche e amministrative lasciando a chi di dovere gli aspetti tecnici”. Poi coglie l’occasione per lanciare una bomba: “Situazioni anomale non si verificano solo in Consiglio, ma anche in Giunta, dove a mio avviso qualche assessore latita… Mi spiace per il Sindaco che sta svolgendo un ottimo lavoro e di fronte a sgambetti e cattiverie ha sempre cercato la via del dialogo e della conciliazione dimostrandosi all’altezza del suo ruolo”.

Il consigliere Palermo conclude sollevando un altro problema: “E’ dall’inizio del mandato di Brivio che ci sorbiamo consigli comunali fiume, dove tutti intervengono con dichiarazioni che spesso sfiorano il ridicolo. Si continua a perdere tempo su questioni di lana caprina perdendo di vista i veri problemi della Città di Lecco. Troppi gli interventi che non portano a nulla, spesso fatti solo per manie di protagonismo. Propongo di cambiare il regolamento comunale e consentire per ogni punto all’ordine del giorno un intervento a ogni gruppo presente in aula. Bisogna dare risposte concrete ai cittadini lecchesi e smetterla di rimpirsi la bocca con grandi discorsi che lasciano il tempo che trovano… il Consiglio comunale non è una fiera dove, come si dice a Lecco ‘ce che vusa pusè la vaca l’è sua’ (Chi urla di più la vacca è sua)”.